Si tinge di rosa quest’anno la “Corsa di Miguel”. A partecipare alla manifestazione podistica con il nastro del Centro Antiviolenza di Tor Bella Monaca al braccio saranno non soltanto le organizzatrici della struttura, in un gemellaggio simbolico con le Madres de Plaza de Mayo, ma anche i podisti della A.S.D Atletico di Monterotondo e i tangueri della scuola “Volver” diretta da Roberto Paonessa.
Un impegno assunto in prima persona dalla Presidente del Centro, Stefania Catallo, per ricordare la figura del giovane atleta rapito e ucciso dagli aguzzini della gioventù argentina, in consonanza con le attività rivolte alla tutela dei diritti umani, da ultima la rassegna teatrale “Interno argentino con tango”, dedicata appunto alla memoria dei desaparecidos argentini, e della libertà che la struttura espleta da anni.
«Ringraziamo i nostri podisti che correrano con la fascia del Centro Antiviolenza al braccio» ha dichiarato Catallo che ha aggiunto «noi siamo al loro fianco per questa iniziativa di grandissimo spessore sia dal punto di vista sociale che culturale».
La storia della Corsa di Miguel prende il via il 9 gennaio del 2000, una data tutt’altro che casuale: proprio il 9 gennaio del 1978 Miguel Sanchez, podista e poeta argentino, venne rapito da un commando paramilitare, diventando uno dei quasi 30.000 desaparecidos vittime della dittatura. Miguel non era soltanto un atleta, era un atleta argentino orgoglioso delle proprio origini e della propria nazionalita’.
«Noi, proprio in consonanza con le nostre attivita’ sui diritti umani, saremo presenti attivamente alla manifestazione per un ponte ideale tra l’Italia e l’Argentina, oggi più saldo che mai perché presente nelle coscienze di tante persone semplici come noi» ha concluso Catallo.
di Fabio Galli