La scorsa mattina, durante l’assemblea d’istituto del Liceo Artistico “Anton Giulio Bragaglia” di Frosinone presso il “Multisala Nestor” della città, alcuni studenti hanno imbrattato i muri del cinema con alcune scritte per esprime il loro disappunto sulla decisione di cancellare il nome della loro scuola. Proposta questa partita dall’altro istituto d’istruzione superiore che con il Liceo Artistico condivide la struttura, l’Ipsia di Frosinone, per unire le due scuole superiori, le cui offerte formative però sono del tutto diverse, cambiandone il nome in “Bragaglia – Galilei”.
Le proteste per la conservazione del nome del Liceo Artistico si sono trasformate in un vero e proprio scontro tra gli studenti dei due istituti; infatti nei giorni scorsi si sono verificati numerosi atti vandalici nella scuola: i ragazzi hanno iniziato ad imbrattare con scritte i muri dell’edificio e hanno preso a lanciare lattine d’alluminio tra di loro, facendo diventare la scuola un posto non più molto sicuro per i docenti e gli studenti, tra le preoccupazioni dei genitori.
Gli studenti del Liceo Artistico hanno iniziato ad esprimere il loro disagio dopo l’approvazione del piano di dimensionamento con manifestazioni, come il sit-in che si è svolto il 16 gennaio scorso presso la sede del Liceo Artistico, con video su youtube e soprattutto con una petizione sul sito “Firmando.it”, con lo slogan :”Io sto con Anton Giulio Bragaglia”, sottoscritta anche dalla senatrice Maria Spilabotte, che «condivido le motivazioni degli studenti del Liceo Artistico – ha dichiarato la senatrice- che vogliono difendere la storia del loro istituto che porta il nome di un illustre pittore futurista ciociaro, Anton Giulio Bragaglia. Approvo e sostengo questa battaglia sia perché si vorrebbero accorpare due istituti disomogeni tra loro, sia perché il liceo è intitolato ad un grande artista frusinate e quindi non è ammissibile sopprimere così la storia e la cultura del nostro territorio».
I ragazzi del Liceo Artistico “A. G. Bragaglia vogliono che il nome della loro scuola non venga cancellato, per difendere la memoria storica della ciociaria e per non far sopperire un liceo accanto ad un istituto professionale, scuole che ad oggi condividono la struttura che li ospita che è però rilegata in una zona periferica della città di Frosinone, che resta difficile da raggiungere con i mezzi di trasporto pubblico soprattutto dai paesi limitrofi del capoluogo ciociaro.
Chiara Ferrante