I robot antropomorfi saranno creativi e ruberanno il lavoro agli umani? Cosa ci attende dietro l’angolo, a seguito dello sviluppo a ritmi esponenziali della robotica? Quali saranno gli scenari lavorativi del futuro, con l’avvento degli automi dalle sembianze umane? Quali i problemi o i vantaggi occupazionali? Gli androidi diventeranno creativi come noi, fino a sostituirci?
Del «lavoro oggi e domani», e dell’importanza dell’orientamento per i giovani, si è parlato nella tavola rotonda intitolata “Il futuro del lavoro con gli androidi?”, organizzata dalla Federazione Banche Assicurazioni e Finanza (FeBAF) e da Osservatorio Cultura Lavoro (OCL), periodico online e community fondato dalla professoressa Antonella Salvatore, Direttore del Centro di Alta Formazione e Avviamento alla Carriera e Professore di Marketing e Retail presso la John Cabot University. L’Osservatorio è una community di persone, organizzazioni e aziende, nata per promuovere l’orientamento al lavoro e combattere la povertà educativa in tutta Italia. Ha inoltre l’obiettivo di studiare il mercato del lavoro non solo da un’angolazione prettamente incentrata sui dati, quanto da una prospettiva culturale ed educativa. L’Osservatorio Cultura Lavoro raccoglie i punti di vista di manager, imprenditori, docenti, professionisti e under 30 in specifiche aree strategiche per il futuro del nostro paese: lavoro, formazione, cultura.
Sono intervenuti all’evento oltre ad Antonella Salvatore, Alberto Gambino, prorettore e direttore master universitario di 1° livello in Intelligenza Artificiale dell’Università Europea di Roma; Andrea Geremicca, direttore dell’European Institute for Innovation and Sustainability (EIIS); Gianfrancesco Rizzuti, responsabile Comunicazione e Rapporti istituzionali FeBAF, nonché direttore di “Lettera f”. Ha moderato l’evento la giornalista Anna La Rosa, fondatrice di YourNext.
Nel corso del suo intervento la professoressa Salvatore ha spiegato come “gli algoritmi siano certamente utili in determinati settori perché più rapidi del nostro cervello a svolgere certe operazioni ma è necessario sottolineare l’importanza della trasversalità e delle emozioni che sono caratteristiche degli esseri umani e che si possono identificare con le cosiddette soft skills, cioè le competenze comportamentali” Di fronte al rapidissimo avanzare del progresso tecnologico la Salvatore ha sottolineato come “molte delle competenze tecniche apprese dai giovani nel loro percorso di studi probabilmente saranno irrilevanti per il lavoro che andranno a svolgere mentre dal punto di vista comportamentale stiamo preparando ragazzi per lavori che non ci sono ancora. E’ per questo che “il sistema educativo – ha spiegato Antonella Salvatore – deve rivolgere grandissima attenzione al tema delle soft skills, elemento decisivo nel prossimo futuro perché determinate figure professionali saranno chiamate a fare qualcosa di completamente diverso con percorsi di carriera assolutamente nuovi rispetto a quelli abituali e ci sarà bisogno di figure in grado di gestire questo cambiamento. In una tavola rotonda in cui si parla di androidi nel futuro del lavoro mi sembra assolutamente rilevante ribadire l’importanza di perfezionare competenze e caratteristiche indissolubilmente legate all’intelligenza umana”
Un tema quello del rapporto tra automazione e innovazione legata al lavoro che sembra preoccupare gli italiani visto che, secondo l’ultima edizione della ricerca Edelman Trust Barometer, la più importante indagine mondiale sulla fiducia, il 60% dei lavoratori teme di perdere il lavoro in seguito ad avanzamenti tecnologici e la percentuale sale al 63% nel caso di collaboratori di aziende multinazionali.
di Emidio Piccione