Roma, 2 gen – Ha perso il lavoro e ora sta per perdere anche la casa in cui vive. E’ la storia di un onesto lavoratore romano che i padroni di casa ed ex datori di lavoro vogliono buttare in mezzo a una strada. Lui è Andrea Mancinelli, 53 anni, impiegato nel settore della sicurezza, con una invalidità permanente dovuta al suo lavoro. Aveva un contratto da sorvegliante di un supermercato della catena Tuodì a piazza Flavio Biondo, di fronte alla stazione Trastevere, ma a settembre è stato licenziato. Lavorava con loro da sei anni, e da sei anni gli toglievano 300 euro al mese dalla busta paga per farlo vivere in un vero e proprio tugurio, un monolocale di 12 metri quadri adiacente al supermercato, di proprietà dei gestori.
Disoccupato e con problemi di salute ora rischia di finire in mezzo a una strada
Ebbene, da quando è stato licenziato gli hanno detto che deve lasciare l’alloggio. Gli hanno chiuso acqua e luce e oggi vogliono buttarlo fuori con la forza. Andrea non sa dove andare, attualmente non ha un impiego, è disperato. Quello che chiede ai suoi ex datori di lavoro e di avere il tempo necessario di trovare un’altra sistemazione, quattro-cinque mesi al massimo. E magari un piccolo aiuto economico, viste anche le condizioni fisiche – ha avuto due embolie polmonari e un’ischemia, ha una gamba quasi totalmente fuori uso. Ha raccontato la sua storia a Mauro Antonini, portavoce dei cittadini del quartiere, che si è rivolto a noi del Primato Nazionale per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni. Anche perché non è chiaro se il tugurio in cui vive sia a norma, se esiste un contratto di locazione. Insomma, se i gestori del supermercato e proprietari dell’alloggio dove vive Andrea dovessero davvero usare la forza per sbatterlo in mezzo a una strada, difficilmente potranno ritenersi dalla parte della ragione.
Fonte: Adolfo Spezzaferro per Il Primato Nazionale