La Roma continua a latitare. Assente ingiustificata anche contro il Feyenoord. La squadra di Garcia colleziona l’ennesimo pareggio tra le mura amiche, questa volta in Europa League, e si giocherà il passaggio agli ottavi il 26 febbraio nell’infuocato stadio di Rotterdam. Il risultato di 1-1 obbliga i giallorossi, nella gara di ritorno in Olanda, a segnare almeno un gol per poter proseguire il loro cammino in Europa. Grande dispendio di energie dunque a quattro giorni dalla delicata sfida di campionato contro la Juventus, crocevia fondamentale per i sogni scudetto, non ancora del tutto sfumati.
La Roma scesa in campo ieri è la fotocopia di quella ammirata nelle ultime uscite stagionali: una squadra che riesce a giocare solo un tempo. Questa volta sceglie il primo. Dopo la solita serie di occasioni sprecate, Gervinho centra la porta con un pregevole colpo di tacco su invito di Torosidis, che dialoga ottimamente col giovane Verde sulla fascia destra. La prima frazione di gioco si conclude con la squadra di Garcia in vantaggio ma con un Feyenoord ancora in vita che non lascia tranquilli i tifosi giallorossi.
E’ infatti a dieci minuti dalla ripresa, al minuto ‘55 che la squadra olandese trova la via del pari. Sul colpo di testa di Immers, vola Skorupski a togliere il pallone dall’incrocio, ma il portiere polacco nulla può sulla ribattuta di Kazim-Richards che da due passi mette in rete, in sospetta posizione di fuorigioco. La squadra di Garcia accenna la reazione, ma se alle poche occasioni concesse dalla squadra olandese si aggiunge l’errore clamoroso di Doumbia davanti al portiere avversario, ecco spiegato il risultato di parità.
La benzina continua a mancare. Così come la Roma della scorsa stagione. Una squadra che stenta a mostrare la brillantezza di un tempo, la voglia di dominare l’avversario, la fluidità nel possesso palla diventato troppo lento e prevedibile. Ma quello che oggi forse manca di più è la freschezza atletica, sintomo di una preparazione inadeguata che, non a caso, ha provocato una lunghissima serie di infortuni. La squadra di Garcia risulta incapace di “vendicare” sul campo, il vilipendio operato dagli hooligans olandesi alla città di Roma. Quei galantuomini che in poco meno di 48 ore hanno messo a soqquadro la capitale imbrattandola, sporcandola e deturpandola. Offendendo la storia, l’arte e la cultura.
Michela Cuppini