Tra il Risorgimento e la Prima Guerra Mondiale. A Ravenna uno spaccato dell’arte italiana dai Macchiaioli ai Futuristi. Un cambiamento pittorico ma anche politico e sociale tutto da scoprire.
«Il Bel Paese. L’Italia dal Risorgimento alla Grande Guerra, dai macchiaioli ai futuristi». Dal 22 febbraio al 14 giugno è la mostra che aprirà i battenti al Mar (Museo d’Arte della città di Ravenna) dedicata all’arte italiana del secondo Ottocento. Uno spaccato di un periodo storico sempre più artisticamente rivalutato e che si inserisce nelle celebrazioni a 100 anni dall’inizio per noi della prima guerra mondiale. Non solo opere di autori italiani, ma anche di stranieri che da sempre sono venuti nel nostro paese per studiare l’evoluzione dell’arte, la luce, il colore. Per quanto riguarda gli italiani verrà sottolineata la ricerca pittorica, ma anche quella socio culturale e antropologica. Una sezione è dedicata ai paesaggi e alle città, in particolare Venezia, Firenze, Roma e Napoli. Tra gli artisti da ricordare Fattori, Signorini, Boccioni, De Nittis, Boldini, Balla, Depero, Carrà e Russolo. Una parte invece ospita la fotografia dell’Ottocento, dagli esordi alla sua affermazione.