«L’edizione di quest’anno ha ribadito la validità del format traversale, merito anche dell’offerta sempre più completa, grazie a nuove importanti partnership di sistema con le associazioni di filiera, come quella avicola. Inoltre, Fieragricola si è confermata luogo di discussione internazionale dove affrontare le sfide che riguardano il futuro dell’agricoltura in Europa, sul fronte di innovazione, sostenibilità ed economia circolare», così ha dichiarato Maurizio Danese, presidente di Veronafiere a conclusione della manifestazione veronese 2020, on air dal 29 gennaio al 01 febbraio. Durante i 4 giorni si sono registrati oltre 132mila visitatori, dei quali il 15% stranieri, 900 aziende provenienti da 20 nazioni su 67mila metri quadrati espositivi netti, delegazioni commerciali da 30 Paesi, 800 capi di bestiame e 130 convegni tecnici in calendario. Questi i numeri con cui si è conclusa ieri la 114ª Fieragricola di Verona, evento dedicato al settore agricolo e punto di riferimento nazionale ed europeo. Protagonista nelle quattro giornate della rassegna l’intera filiera legata all’agricoltura che ha richiamato visitatori da tutta Italia, con un sensibile aumento dal sud e dal nord ovest del Paese. Dieci i padiglioni occupati, suddivisi tra : meccanizzazione, zootecnia, mangimistica, colture specializzate, energie rinnovabili, agrofarmaci, fertilizzanti e sementi, con il potenziamento delle aree per avicoltura, allevamento dei suini e zootecnia da latte. Il nuovo Green Deal europeo con le sue ricadute sul mondo agricolo e sulla Pac è stato il tema portante di Fieragricola 2020, oltre ad un approfondimento sulle opportunità di sviluppo dell’agribusiness in Africa. Su questi argomenti si sono confrontate: imprese, sindacati agricoli, associazioni ed istituzioni, con l’intervento anche del Ministro alle Politiche agricole Teresa Bellanova, e del Ministro dell’Agricoltura della Croazia Marija Vučković – attuale Presidente reggente del Consiglio dei ministri agricoli dell’Unione europea nel primo semestre 2020. Proprio la Croazia, che ha puntato sull’aumento dell’internazionalità, è stata infatti il paese ospite di questa 114ª Fieragricola.
Come spiegato da Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere: «Quest’anno, Veronafiere ha investito molto sulle attività di incoming di buyer internazionali in collaborazione con Ice-Agenzia e Federunacoma, focalizzandosi sulla regione dell’Alpe-Adria, sui Balcani e su 17 stati africani . Accanto al ruolo più tradizionale di fiera dell’offerta, vogliamo infatti che Fieragricola si sviluppi sempre più come piattaforma per la domanda, rappresentata da operatori stranieri attentamente selezionati dai mercati target. Allo stesso tempo ci impegniamo per accompagnare all’estero le imprese italiane e infatti siamo già al lavoro su Fieragricola Marocco, in programma ad aprile al Siam di Meknés, dove debutterà anche la formazione per i professionisti locali con i corsi della Fieragricola Academy». A Fieragricola 2020, infine, l’internazionalità è andata in scena anche con eventi e premi zootecnici, grazie al ritorno del Confronto europeo della razza Bruna e al 19° Dairy Open Holstein Show.
Fieragricola dà appuntamento alla prossima edizione nel 2022.
Photo Gallery di Daniela Paties Montagner