Una figura decisamente poliedrica e brillante quella di Gabriella Chiarappa, una donna dalle mille sfaccettature: intervistatrice, conduttrice, top manager, esperta in comunicazione e coordinatrice per le Camere di Commercio Estere. Una gran voglia di comunicare che la caratterizza e la distingue per l’entusiasmo, la passione e il non dare mai nulla per scontato.
Paese Roma ha realizzato per voi, a poche ore dall’inizio del Festival di Sanremo 2020, l’intervista alla Fashion Manager, che anche in questa 70esima edizione, sarà presente alla manifestazione, come inviata speciale. Gabriella Chiarappa non sarà solo impegnata a raccogliere le impressioni e le opinioni dei protagonisti della kermesse, ma anche per raccontarci il meglio e il peggio del look costruito per questo Festival della Canzone Italiana.
Tra poco si darà il via al consueto appuntamento del tanto atteso e chiacchierato Festival di Sanremo. Qual è il tuo pensiero riguardo alle polemiche nate attorno al testo di una canzone di Junior Cally?
«Quest’anno il Festival di Sanremo, condotto da Amadeus, che lo vede anche come direttore artistico, presenta più che mai polemiche e sinceramente per questa occasione credo siano decisamente più accese rispetto agli anni passati. Il caso Junior Cally è decisamente vergognoso ed imbarazzante, non si può pensare di dare spazio ad una minaccia e lui lo è per la società».
Di cosa ti occuperai a Sanremo durante il Festival?
«Farò l’inviata insieme alla mia collega Ileana Falcone, cercando di catturare le indiscrezioni e i segreti che coinvolgono il Festival e gli artisti, interviste ai big e non solo».
A quale edizione del Festival sei particolarmente legata?
«Sono molto affezionata alla prima edizione che ha coinvolto Claudio Baglioni come direttore artistico, affiancato da Michelle Hunziker e Pier Francesco Favino. Un anno che ha significato la rinascita nel mondo della musica e che ha riportato qualità alla manifestazione».
Tu da molti anni ti occupi di immagine e di alta moda. Quanto è importante costruire un personaggio con particolari accorgimenti soprattutto per un evento come il Festival?
«Io credo che la cura del look rafforzi senza ombra di dubbio l’immagine di un’artista, basti pensare a chi nel passato ne ha fatto un punto di forza distinguendosi per il loro stile come Anna Oxa, Loredana Bertè, Patty Pravo, delle vere icone della musica italiana e non solo. Attualmente sono molto curiosa di vedere la cura dei look degli artisti presenti al Festival, visto che Sanremo, anche in questo, riserva sempre grandi sorprese».
Come ami definirti?
«Sono una manager del fashion e un’esperta in comunicazione, in tutto quello che faccio ci metto passione ed entusiasmo ed in primis cerco di documentarmi sempre. Sono un’assetata del sapere e adoro ascoltare chi ha esperienza di vita, amo la musica, ho studiato canto jazz per 6 anni e da sempre la musica mi ispira in ogni cosa. Adoro leggere e fare sport e non do mai nulla per scontato. Inoltre penso sempre che il bello deve ancora venire… Sono una sognatrice che ama trasformare i propri sogni in realtà. Dimenticavo… gli animali mi fanno impazzire»
Come nasce la tua passione per il mondo del fashion ed in particolare per il comparto del lusso?
«Sinceramente penso da bambina, pur appartenendo ad una famiglia umile, mia nonna era una grande sarta, bravissima, nella cura dei dettagli era maniacale. Poi nel lavoro è stato un caso anche se in realtà credo che era scritto in una pergamena segreta. La verità è che le cose accadono quando le desideri realmente ma con rispetto e non con pretesa. Sono stata catapultata in un’accademia di moda e poi oggi sono qui a parlarne con te Patrizia e non solo di questo.
Patrizia Faiello