Ormai non è più un segreto. La Lazio è una seria candidata al secondo posto attualmente detenuto dalla Roma, avanti di una sola lunghezza. Nella giornata di ieri, il capitano biancoceleste, Stefano Mauri ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport, lanciando apertamente la sfida ai cugini giallorossi, che alle prese con infortuni e crisi d’identità, dovranno dare il tutto per tutto in questo rush finale, per non vedersi soffiare da sotto il naso il piazzamento Champions, che ad inizio stagione sembrava l’obiettivo minimo.
“Arrivare al secondo posto davanti a loro avrebbe questo sapore anche perché averli davanti è uno stimolo in più. In città la rivalità è molto sentita, si sente una pressione maggiore e i tifosi ci stimolano a raggiungerli” a dichiararlo Stefano Mauri, pronto al duello finale. Tra i segreti del successo di questa Lazio, anche un patto di spogliatoio: “Ci siamo sempre detti di guardare la squadra che ci precede, anche a inizio campionato non parlavamo dell’obiettivo finale, ma di prendere e superare chi ci sta davanti”. E passo dopo passo la rincorsa è stata completata. A dividere ora le due squadre solo un punto, con lo scontro diretto ancora da giocare e con il team di Pioli che avrà il vantaggio di disputarlo in casa.
Certo è che se la rincorsa dovesse concretizzarsi e trasformarsi in sorpasso si tratterebbe di un vero e proprio miracolo sportivo da una parte, quella biancoceleste, e di tragedia sportiva dall’altra, quella giallorossa. Infatti, le due squadre, ad inizio stagione lottavano per obiettivi totalmente differenti.
La Roma veniva da una stagione sopra tutte le aspettative, ulteriormente rafforzata, almeno sulla carta, nel mercato estivo, avrebbe dovuto avere il ruolo di antagonista della Juventus. Così è stato, ma solo per la prima parte della stagione. Cosa sia successo dopo non è dato sapersi. Quel che è certo è che la squadra di Garcia ha consegnato lo scettro alla Juventus di Allegri, che senza troppi fronzoli e con la concretezza di chi è avvezzo alla vittoria, sta correndo indisturbata verso il suo quarto scudetto consecutivo.
La Lazio invece, si avviava ad un altro campionato anonimo, senza acquisti di spessore, anche in questo caso almeno sulla carta, con la scelta di Stefano Pioli in panchina, che di certo non entusiasmava il popolo biancoceleste, e un Lotito contestato più che mai. Ad inizio stagione raggiungere la zona Europa League era l’obiettivo della rosa biancoceleste. Ora, a 9 giornate dalla fine e a meno un punto dall’accesso diretto alla prossima Champions, nei pressi di Formello è lecito sognare.
Michela Cuppini