Roma, 7 aprile
I veri protagonisti delle feste pasquali a Roma sono stati gli otto piccoli musei del Sistema Musei Civili di Roma: piccoli ma con un patrimonio di collezioni, storie e visioni inedite che li rendono particolarmente graditi al pubblico in cerca di sorprese e novità.
Le otto sedi a ingresso gratuito sono stati: la Villa di Massenzio, il Museo di scultura antica Giovanni Barracco, il Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese, il Museo Pietro Canonica a Villa Borghese, il Museo Napoleonico, il Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina, il Museo delle Mura e il Museo di Casal de’ Pazzi.
Ventimila sono stati i visitatori tra Pasqua e Pasquetta. In testa, come prevedibile, i Capitolini con 1.653 ingressi il solo Lunedì dell’Angelo. A seguire la Villa di Massenzio con 1.554.
Del boom pasquale di musei e collezioni dà notizia l’assessore alla Cultura e al Turismo, Giovanna Marinelli : «Proprio gli otto piccoli sono stati “i veri protagonisti” di queste feste: pienone al Museo delle Mura, al Pietro Canonica di Villa Borghese, al Bilotti, al Napoleonico. Tutto esaurito per le visite guidate a Casal de’ Pazzi, dove in questi giorni è stato aperto il nuovo museo con i resti ritrovati in loco nel 1981, risalenti al Pleistocene».
Ciascun museo ha un suo patrimonio da raccontare: i resti archeologici della Villa di Massenzio, la ricca collezione di antichità del Museo Barracco, strategicamente posizionato tra piazza Navona e Campo de’Fiori, le opere d’arte moderna della collezione del Bilotti a Villa Borghese dove si visita anche la casa-studio dello scultore Pietro Canonica. Di argomento storico, invece, il Museo delle Mura con le torri e il camminamento, quello dedicato alle vicende della Repubblica Romana e della memoria garibaldina al Gianicolo e il Museo Napoleonico con i suoi cimeli ottocenteschi. Ultimo entrato nella rosa degli otto piccoli, infine, il Museo di Casal de’ Pazzi con oltre 2000 fossili animali trovati riportando alla luce un tratto di un antico alveo fluviale.
Il 31 marzo è avvenuto il taglio di nastro per il Museo di Casal de’ Pazzi con i ritrovamenti dell’era del Pleistocene. Un museo totalmente inedito per Roma, un nuovo allestimento che contiene e ordina i resti di 200mila anni fa, scoperti sul posto nel 1981. È il Lazio preistorico, quando tra le deserte estensioni della campagna romana si aggiravano rinoceronti, uri, elefanti e i primi uomini sopravvivevano cacciando e lavorando la selce sulle sponde del fiume. Sono intervenuti all’inaugurazione il sindaco Ignazio Marino, l’assessore alla Cultura Giovanna Marinelli, il sovrintendente capitolino Claudio Parisi Presicce e il presidente del IV Municipio Emiliano Sciascia.
di Donatella De Stefano