L’Olimpico e i 50mila di Roma, domenica 12 aprile, ore 15.00, festeggiano la Lazio – dopo il match vittorioso, mercoledì scorso, disputato al San Paolo con il Napoli, che la dichiara squadra finalista di Coppa Italia insieme alla Juventus. La sfida è con l’Empoli per la 30a giornata di Serie A 2014-2015 (undicesima del girone di ritorno). Direttore di gara è Peruzzo.
Incontro interessante: i biancocelesti vogliono continuare a vincere per agguantare il secondo posto e sorpassare la Roma; i toscani provano nell’impresa di fermare la squadra più in forma del campionato. Gara all’insegna della linea d’attacco del modulo Pioli: primo tempo determinante con i goal fotocopia di Mauri prima, e Klose poi, grazie all’assist di Cavanda, e la rete di Candreva negli spiccioli finali di gioco; non manca la performance di Anderson nel secondo tempo che serra a tutto tondo il risultato. Vittoria facile per la Lazio dei record con l’ottava vittoria consecutiva. Il gruppo di Pioli, al top, trova meritatamente il secondo posto. Unico neo della giornata gli infortuni di De Vrij e Parolo, e l’espulsione di Novaretti. Empoli mai davvero pericoloso.
Moduli e uomini per la partita. Il mister Pioli chiama in campo (4-2-3-1): Berisha; Cavanda, De Vrij (40′ pt Novaretti), Cana, Lulic; Biglia, Parolo (34′ st Cataldi); Candreva, Mauri, Anderson; Klose (15′ st Ciani). In panchina sempre pronti Guerrieri, Strakosha, Braafheid, Pereirinha, Ederson, Ledesma, Onazi, Keita, Perea.
Per l’Empoli (4-3-1-2): Sepe; Hysaj, Tonelli, Rugani, Mario Rui (21′ st Laurini); Vecino (10′ st Signorelli), Valdifiori, Croce (1′ st Zielinski); Saponara; Pucciarelli, Maccarone. Seduti a bordo campo Bassi, Pugliesi, Barba, Somma, Brillante, Diousse, Mchedlidze, Tavano. L’allenatore Sarri, squalificato, è in tribuna.
Primo Tempo: “un, due e tre…fante cavallo e re”. Solo due minuti, dopo il fischio d’inizio di Peruzzo, per la prima azione d’attacco dei toscani con Saponara, solo quattro per il primo goal della Lazio con il capitano (9 goal) che di testa mette dentro la rete di Sepe sfruttando l’assist di Cavanda dalla fascia destra. Al 31’ i biancocelesti pensano bene di raddoppiare con un goal fotocopia del precedente e per il cross da destra di Cavanda si fa trovare pronto di testa Klose (10 reti) con dedica per i suoi gemelli che giocano nella giovanile della Lazio. Al 38’ il toscano Pucciarelli sbaglia mentre De Vrij s’infortuna al ginocchio sinistro e salterà la prossima partita (entra Novaretti). Al 44’ ci pensa Candreva con una palla potentissima all’incrocio dei pali che lascia immobile il portiere avversario e va a gonfiare la rete. Gli uomini di Sarri non fanno tanto, e per quel poco che tentano ci pensa Berisha a negare. Vantaggio extralarge dei padroni di casa. Recupero di 3’.
Ripresa: “…e segna sempre lui”. Dopo l’intervallo c’è il cambio Zielinski-Croce nell’Empoli. Non cambia nulla nel gioco, sempre in mano alla Lazio. Klose è sfrenato: ruba palla a Tonelli, se ne va sulla sinistra, vira di colpo e trova Felipe Anderson pronto a ricevere nel cuore dell’area. Il destro del Pipe è secco ma centrale, Sepe respinge, ma nulla può sul tap-in brasiliano: 4-0 all’8’. Espulso, qualche minuto dopo, Novaretti per somma di ammonizioni. Al 15’ esce Klose ed entra Ciani.
Si ode il boato dello stadio: è l’1 a 1 dell’altro Olimpico, quello di Torino, con il pareggio che ferma la Roma. Altro infortunato al 34’: questa volta è Parolo ad uscire (problema alle costole) sostituito da Cataldi. Berisha in gran spolvero nega la rete a Maccarone, Saponara, Valdifiori e Zielinski. Recupero di 3’.
Ammoniti: solo per la Lazio Cavanda, Cana, Klose.
Espulso: Novaretti, della Lazio, per doppia ammonizione.
L’Aquila non scende, l’Empoli non sale. Lazio con ali ai piedi, testa sul collo e entusiasmo alle stelle: calcio che travolge e sconvolge, intensità, ritmo e lavoro di gruppo. Ottima reazione alla terza partita disputata in una settimana. Grande determinazione e attenzione.
Bello lo spaccato dei tifosi allo stadio: 10mila in più dalla scorsa partita giocata in casa, famiglie e bambini sugli spalti a sostenere un gruppo compatto e deciso – con i singoli titolari in forma smagliante e rincalzi di ottima qualità – che attraversa un momento eccezionale a cui tutto è concesso. Pioli, che ha eguagliato i record delle otto vittorie consecutive della Lazio di Tommaso Maestrelli e di Delio Rossi – vicino a quello delle nove di Eriksson -, afferma nelle sue interviste del dopopartita dei vari canali sportivi che, lui e la squadra, sono “arrivati fin qui pensando una partita alla volta e preparando la prossima come se fosse la più importante”. Gli uomini chiave dell’attacco laziale segnano e fanno sognare (36 goal). Ma tutto il gruppo fa a gara per centrare e far centrare la porta. Nella settimana dell’orgoglio biancoceleste, dopo l’accesso alla finale di Coppa Italia è arrivato il sorpasso alla Roma e il secondo posto dietro la Juventus. Empoli: si è dato da fare fino alla fine ma Berisha ha negato anche il goal della bandiera.
Lazio, che accorcia la classifica ai danni della scavalcata Roma, al secondo posto con 58 punti. Empoli fermo a 33 punti.
Maria Anna Chimenti