A Bergamo, una delle città del nord Italia, dove il coronavirus si accanito con una crudeltà ed una intensità senza pari, dove la gente si ammala e muore continuamente, giorno dopo giorno, ora dopo ora, minuto dopo minuto, dove non c’e’ più nemmeno posto per le bare dei morti, che con i camion dell’esercito vengono trasportate in altre regioni per essere cremate. Nel capoluogo orobico si stanno vivendo ore di angoscia, il persone medico e paramedico e la popolazione sono allo stremo, e gli infaticabili alpini, sono sempre in prima linea, pronti a dare il loro aiuto. In tempi da record,solo sette giorni infatti, l’Associazione Nazionale Alpini ha realizzato all’interno della Fiera di Bergamo, l’ospedale da campo piu’ grande d’Europa. Inizialmente concepito come struttura campale d’emergenza, sulla base della colonna mobile degli alpini, in corso d’opera il progetto è stato modificato sino a diventare un vero e proprio ospedale con 72 posti per la terapia intensiva ed altrettanti per la sub-intensiva. I lavori iniziati il 24 marzo 2020 si sono conclusi il 1° aprile in tempi da record.
«Un successo che è stato reso possibile sia dalla stretta e proficua collaborazione tra Protezione Civile ANA e Sanità Alpina, sempre dell’ANA, sia dalla reputazione di cui gode la nostra Associazione: gli artigiani volontari bergamaschi sono infatti accorsi in centinaia a fianco delle Penne Nere e, lavorando con competenza, passione e dedizione, 24 ore su 24, hanno conseguito l’obiettivo in soli sette giorni. Uno sforzo che ha potuto anche contare sul fondamentale, generoso e tangibile supporto di numerosissimi donatori, sia a livello locale sia nazionale. Adesso la struttura è pronta, attrezzata, a ricevere l’afflusso del personale sanitario e dei pazienti: la consegniamo in ottime mani, all’operatività dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII, a cui va con profonda convinzione il nostro grazie. E gli Alpini continueranno a supportarla con efficienza, logisticamente ed organizzativamente»,ha dichiarato Sebastiano Favero,Presidente Nazionale Associazione Alpini , che ha poi aggiunto. «Ringrazio quindi la Regione Lombardia, che ha creduto nella forza degli Alpini, affidandoci questa missione, il suo Presidente, Attilio Fontana, che ieri ha fatto visita all’Ospedale ed il Sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, che ha sostenuto con determinazione questa iniziativa sin dal primo istante. Una profonda riconoscenza va poi a tutti gli Alpini che hanno collaborato, ad ogni livello, alla riuscita dell’operazione e a tutte le aziende che hanno lavorato con entusiasmo al nostro fianco o che ci hanno sostenuto con donazioni di materiali e finanziariamente. Da oggi quindi l’ospedale può diventare operativo sotto la guida e Direzione dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII. È con orgoglio, dunque, che posso testimoniare la nuova dimostrazione di vicinanza nell’emergenza dell’Associazione Nazionale Alpini alla nostra gente ed al nostro territorio: confidando nel fatto che i valori e l’efficacia che esprimiamo convincano sempre più della necessità di trovare per i nostri giovani forme di servizio al Paese che garantiscano anche in futuro straordinarie risposte come questa».
Foto Gallery: archivio ANA