«Grazie agli amici russi, impegnati con noi in un’opera che risponde a uno dei principi più saldi dell’Associazione Nazionale Alpini: onorare i morti aiutando i vivi», così ha dichiarato Sebastiano Favero, Presidente Ana, nel ringraziare il contingente medico e paramedico russo, giunto in Italia il 22 marzo scorso, per l’emergenza sanitaria Covid-19, che sarà attivo tra pochi giorni a fianco del personale dell’Ospedale Giovanni XXIII nell’ospedale da campo realizzato in tempi record dall’Associazione Nazionale Alpini nelle strutture della Fiera di Bergamo. Si tratta di 104 unità di cui 32 tra medici e infermieri, 51 bonificatori, oltre a personale di assistenza e interpreti. L’operazione di soccorso denominata “ Dalla Russia con amore”, grazie ad un ponte aereo con quattordici grandi velivoli atterrati a Pratica di mare, ha trasportato anche 150 ventilatori polmonari (già donati in parte all’ospedale Giovanni XXIII e a quello allestito nella Fiera di Milano), 330.000 mascherine, 1.000 tute protettive, 2 macchine per le analisi rapide di tamponi, 10.000 tamponi veloci, 100.000 tamponi normali, un laboratorio campale di analisi, 3 complessi per la sanificazione di mezzi e ambienti e 3 stazioni di sanificazione da virus per ampie superfici. Per l’occasione, col benestare del Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, i militari russi, con esperienza in situazioni di emergenza sanitaria, si sono subito messi al lavoro, in squadre composte con il personale militare italiano del 7° Reggimento NBC, avviando l’attività di sanificazione in 65 residenze per anziani (Rsa) bergamasche. L’Associazione Nazionale Alpini esprime perciò : «profonda gratitudine agli amici russi, che sono stati tra i primi ad accorrere in soccorso ai nostri territori, così duramente colpiti dal propagarsi dell’infezione da Coronavirus». Le penne nere hanno stabilito da tempo rapporti di amicizia e solidarietà con il popolo russo dopo le sofferenze generate dalla Seconda Guerra Mondiale. Vent’anni fa, l’Ana ha costruito con i suoi volontari un bellissimo asilo per i bambini nella città di Rossosch, dove nel 1942 ebbe sede il Comando del Corpo d’Armata alpino, una struttura, che nel 2018, è stata oggetto di un accurato intervento di manutenzione e miglioramento ad opera sempre degli alpini, che, contemporaneamente, hanno installato e regalato alla popolazione di Livenka , nei cui sobborghi c’è il villaggio di Nikolajewka, un ponte (prefabbricato in Italia) sul fiume Valuij, chiamato “Ponte dell’amicizia”. In tale circostanza è stato anche siglato un “Patto di fratellanza” di alto valore simbolico tra la popolazione della Provincia di Birjuc, nel cui territorio si trova Livenka, e la città di Brescia, ed ogni anno, in occasione della commemorazione della battaglia di Nikolajewka, ospita una delegazione russa, unita agli alpini nel nome della pace.