Anche quest’anno, anzi soprattutto in questo anno che il mondo è colpito da una pandemia globale come il Coronavirus, il Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale invita a festeggiare la Pasqua senza dover realizzare una vera e propria strage di agnelli.
Sino allo scorso anno infatti erano circa 900 mila gli agnelli che durante le festività pasquali finiscono cucinati dagli italiani.
Peraltro mentre l’Italia si ferma, continuano i viaggi da incubo di agnelli provenienti da molti Paesi d’Europa, e non ci risultano diminuzioni di tale importazione, nonostante la necessità di ridurre gli spostamenti determinata dal Coronavirus. Animali diretti verso i macelli italiani, con scarsi controlli e condizioni di viaggio inaccettabili sino alla soppressione.Non vi è mancanza di rispetto per la nostra identità o tradizione, vi è invece la volontà di difendere un gregge di 6 milioni di pecore e di un milione di capre che deve poter rimanere destinato alla produzione di latte e quindi a tutti i prodotti che ne scaturiscono, come i formaggi che rappresentano una eccellenza del nostro Paese nel mondo.Senza estremizzare è un invito a una sana alimentazione, ad una dieta equilibrata con minor utilizzo di carne a tutto vantaggio della salute e pensando di non aver contribuito a Pasqua alla “strage di agnelli”.
Un passo verso il futuro che sicuramente dovrà riservare una maggiore attenzione all’ambiente, alla “casa comune”, e nei confronti degli animali.
E’ quanto dichiara in una nota Cinzia Caruso e Piergiorgio Benvenuti,rispettivamente Responsabile Nazionale Difesa e Benessere degli Animali e Presidente del Movimento Ecologista – ECOITALIASOLIDALE.