“Il mistero delle mascherine si arricchisce di una seconda puntata. L’agenzia regionale della protezione civile, infatti, dopo aver definito inaffidabile la società di lampadine a cui ha dato, in fretta e furia, undici milioni di euro di anticipo su una commessa totale di oltre 35 milioni senza ricevere nessuna mascherina in cambio, con un gesto magnanimo, dopo aver deciso la risoluzione del contratto perché la società non ha rispettato i tempi urgenti stabiliti, stipula una novazione, ossia un nuovo contratto, con la stessa società spostando la data di consegna, in piccole parti, fino al 17 aprile. Ma non solo. Viene confermato anche lo stesso prezzo d’acquisto ben superiore ai prezzi di mercato. Insomma oltre al danno anche la beffa. Purtroppo a pagarne le conseguenze di queste scelte, a dir poco scellerate, è il personale medico che invece di ricevere i dispositivi di sicurezza fra il 23 e il 30 marzo come precedentemente stabilito, dovrà attendere almeno un’altra settimana. Una vicenda di una gravità inaudita. E loro continuano a parlare di bufale politiche”. È quanto dichiara il consigliere regionale di Fratelli d’italia, Chiara Colosimo.