Nonostante l’emergenza COVID-19, non lascia ma raddoppia il Forum Italiano dell’Export – IEF trascinato dall’energia e dalla determinazione del fondatore e presidente Lorenzo Zurino, sempre più calato nel ruolo di “difensore del Made in Italy”, un settore che vale oltre 480 miliardi di euro per l’economia italiana. Il vulcanico imprenditore sorrentino non solo ha aperto a Perth in Australia, in piena pandemia, un ufficio operativo per portare la sua THE ONE COMPANY a competere in terra australiana, dopo 10 anni di successi nel proporre sui mercati internazionali le eccellenze del food italiano, ma ha messo a disposizione del Forum Italiano dell’Export il proprio network fatto di tanti nomi eccellenti, distribuiti sulle due sponde dell’Atlantico, costruiti con anni di lavoro perennemente a bordo di un aereo.
Nella ricca agenda di Zurino figurano, tra gli altri, imprenditori giovani ma già affermati e dalla storia importante come Matteo Zoppas, Giordano Riello, Andrea Benetton, Matteo Marzotto, Paolo Barletta, banchieri come Alessandro Decio, nominato da pochi giorni amministratore delegato del Banco Desio e Alessandro Gajano (Vicedirettore Generale e Tesoriere del Banco do Brasil di New York), alti funzionari dello stato come Pasquale Salzano (Presidente della SIMEST) e Riccardo Graziano (segretario generale Ente Nazionale per il Microcredito), top manager della grande distribuzione come Giorgio Santambrogio e Mario Gasbarrino, Michele Elias, grandi imprenditori del food come Sabato D’Amico, Nicola Bertinelli, Nicola Mastromartino, Dario Osella, Luca Sanguedolce, Ambrogio Invernizzi, comunicatori di alto profilo come Fiorella Passoni (AD di Edelman Italia), lobbisti famosi come Alberto Cattaneo, luminari della medicina come Antonio Giordano attualmente membro dell’Istituto Superiore della Sanità.
La lista potrebbe continuare a lungo ed è in virtù di questo solido e ramificato network e dell’idea forte, di riunire in una “casa comune” tutte le realtà interessate all’export che il Forum, a meno di un anno dall’inaugurazione in grande stile in Penisola Sorrentina alla presenza dell’ex presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, di 50 top manager e 110 aziende, è ormai una realtà riconosciuta ed in continua crescita, forte anche della partnership con il Gruppo Cassa Depositi e Prestiti. È di pochi giorni fa infatti la notizia dell’apertura una sede IEF presso la Nuova Fiera del Levante di Bari per sfruttare il grande potenziale del Mezzogiorno con un occhio di riguardo verso la Russia. Determinante nell’operazione si è rivelato il contributo di Gaetano Frulli, responsabile del Forum per la Regione Puglia e membro del consiglio di amministrazione della Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura di Bari nonché Vicepresidente nazionale dei giovani imprenditori di Confcommercio.
Tra le iniziative promosse dall’Italian Export Forum nel pieno dell’emergenza COVID-19 anche una serie di “Meeting Online” l’ultimo dei quali si è svolto lo scorso 24 aprile sul tema “Mercato interno e mercati internazionali: dove, come, quando ri-partire” e che hanno visto un grande successo di pubblico con migliaia di contatti. Nei meeting Lorenzo Zurino ha chiamato a raccolta imprenditori ed esperti di alto livello per approfondire gli aspetti fondamentali legati allo sviluppo del Made in Italy: dalla finanza alla comunicazione, dalle strategie di sviluppo, alle soluzioni rispetto alle gravi difficoltà denunciate dagli imprenditori colpiti dalla pandemia.
Fare sistema tra diversi soggetti interessati a promuovere il Made in Italy è infatti da sempre un obiettivo prioritario per il Forum Italiano dell’Export e del suo presidente che, interpretando le necessità dettate dal momento di emergenza, ha dato vita all’iniziativa “Made in Italy Family”. Un progetto inedito che riunisce, in una piattaforma di collaborazione e sostegno, imprenditori, consulenti, esperti al vertice di importanti realtà in tutto il mondo, unite dalla volontà di mettere a disposizione il proprio tempo e la propria esperienza al servizio di realtà che – nel complicato momento attuale ma anche in prospettiva – si trovino in una situazione di difficoltà e abbiano bisogno di pareri e consigli qualificati, indicazioni operative, informazioni affidabili, valutazioni di mercato e previsioni, oppure semplicemente di condividere impressioni relative ad una situazione del tutto eccezionale. “Made in Italy Family” ha messo insieme finora raggruppa finora 35 realtà per un giro d’affari totale che supera i 30 miliardi di euro e più di 25mila occupati in tutto il mondo ed ha recentemente visto crescere il numero delle aziende coinvolte grazie all’adesione di importanti realtà dell’agroalimentare come Granoro o della consulenza specializzata per le start-up come 012factory del CEO Sebastian Caputo.
Convintissimo della necessità assoluta di sollecitare il Governo a dare all’export l’attenzione che merita nel segno della competenza, della chiarezza, della rapidità di decisione e della giusta dotazione di risorse, Zurino è deciso a rafforzare ulteriormente il ruolo del Forum Italiano dell’Export il cui successo risiede nell’aver risposto al bisogno del Sistema Paese di una realtà specificamente dedicata ad un settore tanto importante quanto privo di una “casa comune”.
Vero asso nella manica del Forum Italiano dell’Export è il rapporto strettissimo con gli Stati Uniti, paese nel quale Zurino ha costruito i suoi successi, che l’hanno portato a ricevere lo scorso anno il premio di “miglior imprenditore under 35” dalla NIAF, la più importante fondazione degli italo – americani, prima volta per un italiano under 35.
Nonostante i traguardi conseguiti sia dal Forum che dalla sua THE One Company, chi lo conosce bene sa che l’instancabile “Lorenzino”, come lo chiamano gli amici, non è abituato ad accontentarsi e sia sempre a caccia di nuove sfide, acceso da una grande passione per il proprio lavoro e per le eccellenze del Made in Italy. Sempre in viaggio tra Sorrento, Milano e New York, il ragazzino arrivato per la prima volta a 17 anni nella Grande Mela è diventato grande e non vuole smettere di stupire.
di Emidio Piccione