L’Associazione “IlColibrì” è nata nel 2015 dall’idea di alcuni operatori che per cinque anni hanno lavorato tra i banchi di scuola dell’Istituto Galesio Caetani durante il percorso scolastico: la volontà degli A.E.C. e’ stata quella di continuare il percorso conclusosi in quell’arco di tempo con questo gruppo di ragazzi con disabilità incoraggiati dai genitori dei ragazzi seguiti per non disperdere il lavoro ed il rapporto ben consolidato. L’Associazione attualmente ha sede a Roma in piazza Mazzini. Il piccolo gruppo seguito è composto attualmente da 5 ragazzi fissi e sono seguiti pertanto in tutte le attività proposte, scelte in base alle loro capacità e potenzialità. Questo percorso mira a poter realizzare una reale integrazione nella società o comunque poter essere un membro attivo e partecipe della società, come sancisce la Convenzione delle Nazioni Unite in cui si ribadisce il diritto del disabile a poter accedere ad ogni risorsa disponibile per poter partecipare con soddisfazione alla vita sociale. La presidentessa dell’Associazione è Ferdinanda Cargoni, che è un educatore professionale socio/pedagogico coordinatrice dei servizi sociali, mentre la vicepresidente è Valentina Spalletta, anche lei educatore professionale socio pedagogico. L’Associazione lavora su diversi progetti e diversi laboratori.
Il progetto scelgo-faccio-cresco consiste in vari laboratori educativi:
-Laboratorio autonomia, uscite dal municipio
-Laboratorio di lettura, Tu come stai? (Dialogo)
-Laboratorio creativo, Elementi in arte
-Laboratorio Percorsi cittadini, un progetto di viaggi
In questo periodo di pandemia da Coronavirus l’Associazione non si è fermata: ha continuato a dare il suo sostegno ai ragazzi attraverso l’assistenza domiciliare e l’attività on line con watsap e skype.
Ad esempio i ragazzi sono stati spronati a scrivere le proprie emozioni su questo periodo che stiamo vivendo che è molto delicato per tutti a causa anche della forzata quarantena, attraverso la scrittura e il disegno, per aiutarli anche ad esternare le loro emozioni più forti. Continuiamo come quotidiano PaeseRoma a ripercorrere insieme ai lettori il percorso di queste emozioni di questo gruppo di ragazzi disabili che sono stati fortissimi e si sono continuati ad applicare nelle varie discipline superando le immense difficoltà di questo momento difficile. I lavori dei ragazzi sono stati fatti interamente da loro con la supervisione dei genitori e di alcuni operatori.
Alcuni, come Giovanni De Angelis raccontano il loro stato d’animo e le loro nuove abitudini attraverso un collage ,
altri come Alessandro Bausi hanno fatto quasi un reportage giornalistico illustrato su tutto il peridodo della pandemia..
C’è poi Paolo Erbani che ha scritto una meravigliosa lettera al suo amico Amir con l’aiuto dei suoi educatori Anna e Daniele; ecco cosa racconta Paolo nella sua lettera “CARO AMIR ,SONO PAOLO HO 25 ANNI E VIVO IN ITALIA A ROMA. IN QUESTI GIORNI NON POSSIAMO USCIRE E SIAMO A CASA, PERCHE’ C’E’ UNA MALATTIA CHE SI CHIAMA INFLUENZA DA CORONAVIRUS. QUESTA EPIDEMIA E’NATA IN CINA E POI SI E’ SPOSTATA IN ITALIA E IN MOLTI PAESI DEL MONDO DIVENTANDO UNA PANDEMIA. NOI RESTIAMO A CASA COSI’ NON CI AMMALIAMO. IO NON POSSO PIU’FARE TANTE COSE COME : NON POSSO PIU’ VEDERE GLI AMICI, NON POSSO PIU’VEDERE MIA SORELLA LUDOVICA, STEFANINO E LUCA; NON POSSO PIU’ ANDARE AL COLIBRI’, ALL’ANFFAS, IN PISCINA, ALL’ACCADEMIA E NEANCHE A FARE LE PASSEGGIATE. POI PER USCIRE DOBBIAMO METTERE LA MASCHERINA. CARO AMIR TI DO DEI CONSIGLI PER NON AMMALARTI: -METTI LA MASCHERINA -LAVA BENE LE MANI -NON METTERE LE DITA NEL NASO -NON METTERE LE MANI IN BOCCA -NON METTERE LE DITA NEGLI OCCHI CARO AMIR TI SALUTO E TI MANDO UN ABBRACCIO“.
Infine Andrea Curti ci parla del suo malcontento per la forzata permanenza a casa e di aspettare con tutto il cuore il momento in cui si potrà tornare alla vita normale perchè il suo dolore piu’ grande è non riuscire a vedere i suoi amici.
Il loro comportamento collaborativo è sicurmanente da prendere da esempio, non sono regrediti ma anzi anche in un momento particolare e di tensione come questo hanno lavorato in maniera positiva. Inoltre l’Associazione “IlColibrì” è da sottolineare come realtà importante del territorio perchè è un vero fiore che nasce nei “deserti” di asfalto delle nostre città, che non sono solo degrado, smog e traffico ma che sono anche altro, e tanto altro: tutto il bello di questa realtà viene fuori dall’operato di persone volenterose come questi operatori che aiutano questi ragazzi speciali a migliorare la qualità della loro vita.
Liliana Manetti