Public Health England, agenzia esecutiva del Dipartimento della sanità e dell’assistenza sociale nel Regno Unito, raccomanda alle persone l’assunzione giornaliera di integratori di vitamina D durante la primavera e l’estate poiché la quarantena le confina in casa e molte di queste potrebbero deficitare del giusto apporto di questa vitamina a causa della mancata esposizione ai raggi solari, fonte naturale di vitamina D; sopratutto i bambini limiterebbero il rischio di sviluppare patologie ossee. Stando a considerati studi in merito, la vitamina D potrebbe rappresentare, insieme ad altri elementi, un aiuto importante per alzare le difese immunitarie e scongiurare malattie ed infezioni.
In una recente intervista alla BBC, Sara Stanner (British Nutrition Foundation) sostiene che la vitamina D è appunto importante per ossa, denti e muscoli, aggiungendo poi che alcuni studi suggerirebbero la capacità della vitamina D di incrementare la nostra capacità di resistere a raffreddori e influenza comuni, sebbene non vi siano prove assolutamente certe; a tal proposito Sara Stanner cita gli studi del professor Jon Rhodes, professore emerito di medicina nel Regno Unito: egli afferma che la vitamina D avrebbe effetti anti-infiammatori e che alcune ricerche suggerirebbero la capacità di smorzare la risposta immunitaria del corpo umano ai virus da parte di questa vitamina; ciò potrebbe essere rilevante nei pazienti con sintomi gravi da coronavirus per i quali il massimo danno polmonare deriverebbe da una “tempesta di citochine” infiammatoria come risposta al virus, sebbene siano necessarie ulteriori ricerche per confermarlo.