Come in precedenza annunciato, con il contributo di un gruppo di esperti che hanno messo a frutto le proprie competenze, si è giunti a fornire un sistema terapeutico, mirato a produrre e mantenere il benessere del corpo umano.
Si era detto che una strada, scientificamente possibile, era quella delle frequenze (vibrazioni) emesse o ricevute dai corpi.
Per prima cosa, si deve tener presente che tutto l’esistente, nell’Universo, è energia che vibra a diverse frequenze. Nell’Universo, le vibrazioni si trasmettono, sono emesse o ricevute, sia tra corpi microscopici che macroscopici.
Per entrare nel vivo della questione, è necessario premettere il concetto di biorisonanza a cui si farà riferimento.
La biorisonanza è un metodo terapeutico energetico che tiene conto di tutta la persona, nel suo insieme, e non dei singoli organi.
La terapia della biorisonanza, infatti, sfrutta a scopo terapeutico le energie, ovvero le frequenze delle oscillazioni elettromagnetiche generate dalle cellule del corpo del paziente . Si tratta di una terapia che stimola il corpo ad autoregolarsi e ritrovare il proprio equilibrio energetico; favorisce, così, l’autoguarigione di malattie o disturbi funzionali relativi ai suoi diversi organi. Questo processo è possibile perché riesce ad eliminare le interferenze provenienti sia da fattori esterni che da squilibri interni.
Per vedere come funziona la terapia della Biorisonanza, consideriamo la legge naturale in base alla quale i processi organici di ogni essere vivente sono causati e controllati da oscillazioni elettromagnetiche di diversa frequenza, intensità, durata, e forma d’onda. Dette oscillazioni sono continuamente emesse da ogni cellula vivente, si propagano con la velocità della luce(300.000 Km al secondo) e informano, ad ogni istante, l’intero organismo del suo stato attuale e di quali meccanismi debbano essere messi in azione per mantenerlo in salute. Tali segnali forniscono tutte le informazioni sullo stato di salute o su eventuali stati patologici di cellule malate, ciò consentirebbe, come conseguenza, di normalizzare le funzioni alterate. Nel 1977, il medico tedesco Franz Morell mise a punto un apparecchio di biorisonanza capace di captare le oscillazioni dal livello di controllo bioenergetico dell’organismo e di elaborarle in segnali terapeutici individuali. Ideato un filtro in grado di separare le frequenze fisiologiche, cioè sane, da quelle patologiche, diventò possibile trattare in modo mirato le frequenze “malsane”. A un miglioramento della situazione energetica biofisica corrisponde automaticamente una graduale normalizzazione dei processi biochimici, ovvero la guarigione del paziente.
Tenuto conto dell’efficacia di questa terapia, si è pensato di produrre un sistema terapeutico che fosse (lo dico con orgoglio) di marca italiana.
In tale sistema, si è tenuto conto di quanto era stato annunciato in precedenza e, cioè, della vibrazione sonora usata per intervenire sull’uomo, di uno o più test sui colori e le relative frequenze, della sperimentata “volontà dell’acqua di comunicare e, quasi un desiderio che essa ha, di diventare pura”.
Si sta tenendo conto che lo scopo principale della biorisonanza è quello di attivare le forze di regolazione del singolo organismo e procurargli un’auto-guarigione. Essa è utilizzata in carenze immunitarie, allergie alimentari, allergie inalative, intossicazioni da veleni ambientali o da virus, o addirittura per stimolare la cicatrizzazione di ferite post-operatorie. Risultati eccellenti sono raggiunti anche nel trattamento di patologie d’aggressioni auto-immunitarie, come le intolleranze alimentari. Altri successi si riscontrano ancora in casi di neuro-dermatite, asma bronchiale, bronchite asmatica, eczemi cronici e poliartrite. Il metodo terapeutico della biorisonanza è oltremodo indicato per la cura dei reumatismi e di dolori di diverse natura come nevralgie, emicranie, cefalee di origine allergica e sindrome mestruale.
La metodica è indicata anche per i bambini; essa è risultata efficace anche in ambiti molto particolari come, per esempio, nella terapia antiallergica, nell’eliminazione delle tossine, intolleranze alimentari e accumulo di tossine. Un altro considerevole vantaggio è quello di poter amplificare le frequenze elettromagnetiche dei farmaci ed eliminare allergie contro medicamenti importanti, come antibiotici e derivati. Per tale motivo, la biorisonanza può essere utilizzata come metodo integrativo durante le cure tradizionali, soprattutto per ridurre la quantità di medicinali da assumere ed evitare così eventuali effetti collaterali, nonché abbassare il livello di intossicazione nell’organismo.
La biorisonanza viene usata in cliniche e in molti centri. La biorisonanza in molti paesi europei e non solo, è nota e praticata da medici e naturopati di tutto il mondo, soprattutto tedeschi, francesi, russi e statunitensi.
Tuttavia in Italia, come per il resto delle terapie non convenzionali, si tratta di una cura non riconosciuta legalmente.
Speriamo che presto questi ostacoli siano rimossi, di fronte a sforzi di carattere scientifico e specie quando si tratta di sforzi compiuti per la salute dell’uomo.