“La mascherina non e’ un bavaglio, liberta’!” Si tratta dello slogan di un neonato movimento, autodefinitosi Mascherine Tricolori, che dopo aver organizzato manifestazioni e sit in, in altre citta’ italiane, e’ arrivato, oggi pomeriggio, anche a Firenze.
Un nutrito gruppo di persone, quasi tutte munite, appunto di mascherine tricolori, si e’ ritrovato nel piazzale sovrastante Porta San Miniato, per poi dirigersi in corteo, pacifico e nel rispetto delle norme sul distanziamento sociale, al centro del vicino Ponte Vecchio, tra slogan contro il Governo Conte, e contro il Sindaco Dario Nardella, alternati all’Inno di Mameli, come simbolo di orgoglio e di volonta’ di rinascita nazionale.
Al corteo hanno partecipato in prevalenza giovani, ma anche titolari di Partita Iva, pensionati, disoccupati e persino alcune famiglie, segno che la protesta antigovernativa in citta’, sta diventando sempre piu’ trasversale rispetto ai partiti ed alle classi sociali. Probabilmente influisce il fatto che la crisi economica a Firenze, si preannuncia veramente pesante, stante l’elevata incidenza del turismo, totalmente azzerato, sul Pil cittadino, ed ormai le manifestazioni di protesta in citta’ sono quotidiane, cosa che non si ricordava a memoria d’uomo. Anche la fiducia accordata inizialmente dalle categorie economiche, al Sindaco Dario Nardella, appare ora in netto calo, e per questo si acuisce, in parallelo, la polemica a distanza tra lo stesso Nardella, ed il Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, piu’ prudente ed attendista, sul tema delle riaperture delle attivita’ imprenditoriali rispetto al Primo Cittadino del capoluogo regionale. La partita politica tra i due e’ in corso, vedremo quale sara’ la linea che riuscira’ ad imporsi nei prossimi giorni. L’importante e’ che le decisioni siano chiare e rapide perche’ il rischio e’ uno strappo insanabile del tessuto sociale cittadino.
Luca Monti
Si ringrazia il blogger Stefano Giannattasio per le foto a corredo dell’articolo