«I primati del made in Italy a tavola realizzati grazie a 730mila imprese agricole sono un riconoscimento del ruolo del settore agricolo per la crescita sostenibile del Paese, occorre dunque salvaguardare un settore chiave per la sicurezza e la sovranità alimentare soprattutto in un momento in cui con l’emergenza Covid -19, il cibo ha dimostrato tutta la sua strategicità», ha affermato Ettore Prandini, presidente di Coldiretti. Nella fase 2 della pandemia da virus cinese Covid-19, l’agricoltura italiana primeggia quindi in Europa, ma inspiegabilmente Germania e Francia sono in testa per i sussidi europei.
Sempre da fonte Coldiretti, il nostro Paese infatti, con un valore aggiunto dell’agricoltura pari a 31,8 miliardi di euro correnti, nel 2019 si è collocata al primo posto della classifica europea superando la Francia con 31,3 miliardi, mentre più distanziata, in terza posizione, è risultata la Spagna con 26,6 miliardi, seguita dalla Germania con 21,1 miliardi. Sulla base dei dati Istat relativi all’andamento dell’economia agricola nel 2019. in Italia è stato generato quasi un quinto del valore aggiunto dell’intero sistema agricolo della Unione Europea con un contributo pari al 16,8% sul totale di 188,7 miliardi di euro nel 2019. Oggi l’agricoltura italiana è anche la più green d’Europa, con 300 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, 5155 prodotti tradizionali regionali censiti lungo la Penisola, la leadership nel biologico con oltre 60mila aziende agricole bio, e il primato della sicurezza alimentare mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari. Cio’ nonostante l’agricoltura italiana è la “meno sussidiata” tra quelle dei principali Paesi europei dove in vetta alla classifica troviamo la Francia, seguita da Germania e Spagna.