L’inattesa quanto pesante sconfitta maturata con il Milan ha portato inevitabilmente i suoi strascichi in casa Roma. Rudi Garcia e Walter Sabatini per la prima volta in stagione hanno optato per le “maniere forti”: ritiro punitivo a partire da martedì o mercoledì e allenamento alle 8 di mattina dopo il rientro nella tarda notte da Milano.
Il momento è delicato, a rischio c’è il secondo posto, che oggi sarà preso d’assalto dalla Lazio che all’Olimpico ospiterà un Inter senza troppe pretese. Perdere l’obiettivo minimo stagionale avrebbe il sapore di una disfatta insopportabile in casa giallorossa, soprattutto perché ad usufruire del “regalo” sarebbero i cugini biancocelesti.
Dopo due gare che avevano dato l’illusione di una Roma ritrovata (con Sassuolo e Genoa) con 5 gol fatti e 0 subiti, la Roma crolla di nuovo e lo fa nel momento cruciale della stagione: a tre giornate dalla fine con un Milan non irresistibile. Ciliegina sulla torta? Il gol dell’ex: Mattia Destro praticamente regalato ai rossoneri a gennaio e che con ogni probabilità tornerà a Trigoria tra poco più di un mese.
Sotto accusa il comportamento mostrato da molti giocatori apparsi poco concentrati e con poca cattiveria agonistica, Pjanic su tutti: “A centrocampo abbiamo la qualità per riuscire a non perdere palla regalando il contropiede”, ha detto Garcia a proposito del primo gol rossonero. Il tecnico francese non nomina direttamente il bosniaco ma le sue parole lasciano intravedere fastidiose crepe interne allo spogliatoio giallorosso.
Alla ripresa degli allenamenti questa mattina, Garcia ha tentato di spronare i suoi: “È inaccettabile rilassarsi dopo soltanto due vittorie. Ma avete capito quanto sia importante centrare il nostro obiettivo? Mancano solo tre partite, non ci sono più scuse e non c’è più tempo. E’ suonata la campanella dell’ultimo giro”. Questo il discorso rivolto alla squadra che da martedì o al massimo mercoledì sarà in ritiro a Trigoria fino al match con l’Udinese, e se necessario, fino al derby del 24 maggio. “Non esiste che non arriviamo secondi”, parola di Walter Sabatini.
Michela Cuppini