Il 25 maggio 2020 è uscito il nuovo romanzo di Yali Ou Ametistha “La Farfalla d’Ombra” edito da IDEA Immagina Di Essere Altro. Abbiamo intervistato l’autrice in occasione di questo nuova pubblicazione.
Ciao Yali, benvenuta su PaeseRoma. Raccontaci chi sei, come ti sei avvicinata alla scrittura e quali autori ti hanno ispirata maggiormente.
Ciao, intanto vi ringrazio. Chi sono? Bella domanda, me lo domando tutti i giorni! Posso dirvi che sono una fotografa e che confeziono abiti su misura, anche da sposa, costumi d’epoca, bustini, un’altra passione che mi porto dietro sin da piccolissima. Sono anche editor e naturalmente scrittr… scrivo. I miei primi approcci alla scrittura sono stati dei testi teatrali; adoravo scrivere i dialoghi e da quel momento, fra me, la scrittura e i libri è stato amore, soprattutto quando ho incontrato Anne Rice con le sue cronache dei vampiri e la mia adorata Jane Austen.
Il tuo libro “La Farfalla d’Ombra” è un romanzo di genere dark. Come nasce quest’opera e perché ha questa definizione?
Ho giocato molto sui GdR play by chat, da giovane, soprattutto su Extremelot. Si tratta di un mondo fantasy in cui si sceglie un personaggio da interpretare, un po’ come attori, e si interagisce con i personaggi di altri giocatori in tempo reale, in maniera testuale; quindi descrivendo cosa fa e dice il personaggio in base a quanto accade sulla scena e alle reazioni degli altri. Ho preso ispirazione dalle avventure vissute dal mio personaggio, ovviamente romanzandole, e ho tirato fuori la protagonista del mio libro, una donna che diventa vampira e che dal presente racconta la sua storia ambientata in un passato e in un luogo ipotetici. Le atmosfere e il fatto che si narri di vampiri hanno decretato in maniera naturale la definizione de “La Farfalla d’Ombra”.
Cosa dobbiamo aspettarci da questa storia e dai suoi sviluppi? E’ previsto un seguito?
Posso iniziare col dire ciò che non ci si deve aspettare? Sicuramente non la tipica storia d’amore tra un’umana e un vampiro, magari adolescenti. Diventare vampira non è il fulcro della storia, poiché il fulcro della storia è la protagonista stessa e l’essere abbracciata dalla vita eterna è solo una delle avventure che lei vive. Il libro racconta il viaggio interiore di Yalihta, con le sue paure, difetti, limiti, illusioni e anche sentimenti. Il primo libro è auto conclusivo, si può decidere di chiuderlo e farselo bastare, oppure, visto che ho disseminato il romanzo di piccoli indizi o situazioni lasciate apparentemente in sospeso, si potrà leggere il seguito.
Quanto lavoro ti ha richiesto la stesura di questo libro e qual è il momento più creativo della tua giornata?
Ho iniziato a scrivere questa storia circa quattordici anni fa. La prima cosa che ho scritto è stato il finale, poi sono partita dalla metà e infine ho scritto l’inizio. Ci sono state pause, cambiamenti nella mia vita, studio, ricerca e letture specifiche. Scrivo quando posso. Lavoro in proprio e faccio un lavoro creativo, quindi per me ogni momento è buono per essere considerato creativo e il mio tempo libero è poco, tuttavia ho tutto in testa; l’unico problema è solo trovare il tempo per trascrivere. Se però dovessi scegliere un momento magico, sicuramente per me è la sera tardi, o la notte.
Se dovessi utilizzare tre aggettivi per definire il tuo libro, quali sceglieresti?
Denso, intenso, ammaliante e ne aggiungo uno bonus: gender free.
Quali progetti hai per il futuro?
Ritagliarmi un po’ più di tempo da dedicare alla scrittura, perché in serbo ho altre storie, praticamente già quasi del tutto definite… poi diventare ricca e imparare cose nuove.
Che consiglio daresti a chi ha intenzione di iniziare a scrivere?
Leggete, leggete tanto e leggete di tutto, non solo libri che rientrano nel vostro genere preferito e sopratutto vivete, fate esperienze di vita, perché sono quelle che alla fine rendono più verosimili personaggi e situazioni. Infine, imparate il significato delle parole che utilizzate, cercatele, drogatevi di sinonimi e non sottovalutate la presenza di un bel libro di grammatica accanto alla tastiera del computer. Non abbattetevi mai e confrontatevi più che potete con chi ne sa più di voi.
Grazie Yali e in bocca al lupo per la tua carriera!
Arianna Calandra