Sqizo racconta la storia di Louis Wolfson, scrittore del Bronx che ha lottato per tutta la vita contro le definizioni correnti di malattia mentale, fortuna e linguaggio. Diagnosticato schizofrenico in adolescenza, ha ripudiato la lingua madre in favore di un idioma del tutto personale. Autore cult dell’editore Gallimard nella Parigi degli anni Settanta, nonostante la notorietà è rimasto un perfetto sconosciuto negli Stati Uniti, continuando a vivere come homeless. Giocatore d’azzardo incallito e outsider assoluto, in età matura si è trasferito a Porto Rico, dove la sua fortuna è cambiata di colpo e dove l’autore del film lo ha rintracciato: a 89 anni vive ancora solo e sospeso tra due mondi, quello del silenzio e quello della parola.
Il regista Duccio Fabbri dichiara: “Quando ho saputo che era ancora vivo, ho sentito il dovere di raccogliere la sua testimonianza. Un rapporto nato sotto il segno della diffidenza – mi credeva un possibile agente segreto italiano! – e culminato, anni dopo, in amicizia. Penso che la vita e le azioni di Wolfson siano estreme ed esemplari. I suoi atti (come il rifiuto della lingua madre, il disprezzo per la psichiatria, il rifiuto delle più elementari istituzioni sociali) possono essere interpretati come gesti politici: forme di resistenza e sopravvivenza che ci mettono di fronte ad un nuovo punto di vista sul mondo”.
Con l’anteprima mondiale del film si conclude un lavoro durato dieci anni, costruito attraverso una lunga e complessa relazione capace di rendere finalmente visibile la vita avvolta nella leggenda di uno scrittore unico nel suo genere, che ha affascinato intellettuali come Jean Paul Sartre e Simone de Beauvoir, Gilles Deleuze, Jacques Lacan, Raymond Queneau e ispirato scrittori come Jean-Marie Gustave Le Clézio e Paul Auster (del quale il film raccoglie la testimonianza).
Alla Epsifilm, società americana del regista che ha avviato il progetto, si è affiancata tre anni fa la startup produttiva FilmAffair, che ha lavorato alle strategie editoriali e produttive del film, partecipando a numerosi mercati internazionali (DokLeipzig co-production meetings, HotDocs co-production meetings, Thessaloniki Agora Works in Progress) e ottenendo il premio come miglior progetto al BioToB 2017.
Decisivi, per la realizzazione del film, la fiducia e il sostegno di Rai Cinema e del MiBACT e l’apporto di un distributore internazionale esperto come Cinephil.
Duccio Fabbri è attivo come aiuto regista e regista negli Stati Uniti e in Italia. Tra gli altri Duccio ha lavorato con Marco Bechis, Sara Colangelo, Paul Dano, Andrew Dosunmu, Rashid Johnson, Ken Loach, Salvatore Mereu, Crystal Moselle e Josh e Benny Safdie. SQIZO è la sua opera prima.
FILMAFFAIR: nasce dall’incontro tra professionalità provenienti da percorsi contigui e complementari, con l’obiettivo di concentrare la propria attività attorno allo sviluppo editoriale e produttivo del cinema documentario e delle diverse forme di non fiction, compresi i suoi possibili sviluppi interattivi, trans-mediali, museali, attraverso una costante ricerca formale e narrativa.
Il team, composto da Valeria Adilardi, Luca Ricciardi, Laura Romano, Mauro Vicentini, ha una pluriennale esperienza nello sviluppo, produzione, distribuzione e post-produzione, si è strutturato nel 2015 a partire dalla collaborazione al festival Visioni Fuori Raccordo dedicato al cinema del reale e si è costituito in società agli inizi del 2018.
Il primo documentario prodotto, NORMAL, di Adele Tulli, vincitore del prestigioso Eurimages Lab a Karlovy Vary nel 2018, ha avuto la sua prima internazionale a Berlinale Panorama nel 2019 e ha partecipato a numerosi festival italiani ed internazionali, vincendo diversi premi (CPH:DOX, Salonicco FF, Sarajevo FF, Lovers FF, Torino; Festival des Libertés, Belgio, tra gli altri). È stato distribuito in Italia, Germania, Inghilterra, Grecia, Lituania.
SQIZO è la nuova produzione di FilmAffair. Sarà presentato in prima mondiale alla sedicesima edizione del Biografilm Festival (5-15 giugno 2020) in Concorso nella sezione “Biografilm Italia”, Sqizo, l’opera prima di Duccio Fabbri, attivo da molti anni come regista e aiuto regista tra l’Italia e gli Stati Uniti.
Il film sarà trasmesso attraverso la piattaforma www.mymovies.it sabato 6 giugno dalle 21 (disponibile per un numero limitato di spettatori, con prenotazione già dal primo giugno).
Anna Rita Santoro