Bonus 600 euro professionisti aprile: tutti coloro che non hanno già presentato domanda a marzo a partire da lunedì 8 giugno e fino alla scadenza dell’8 luglio 2020 possono richiedere l’indennità alla cassa di previdenza di riferimento.
A stabilirlo è il Decreto Interministeriale, firmato dai ministri Gualtieri e Catalfo, del 29 maggio 2020.
Il testo dispone le regole da seguire solo per la seconda tornata, per il mese di maggio si attendono ancora indicazioni specifiche.Dall’8 giugno è possibile presentare domanda di accesso al bonus 600 euro professionisti di aprile agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria a cui si è iscritti. Si ha a disposizione un mese di tempo, fino alla scadenza dell’8 luglio.
Necessaria una precisazione importante: il termine ultimo indicato dal Decreto del Ministero del Lavoro delle Politiche Sociali di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze del 29 maggio 2020, riguarda solo coloro che non hanno già beneficiato dell’indennità a marzo e che quindi presentano la domanda per il bonus 600 euro professionisti per la prima volta.
Chi lo ha già richiesto a marzo lo riceve in automatico per aprile. La conferma di una seconda tranche di sostegno economico è arrivata con l’articolo 78 del Decreto Rilancio.utto ancora in stand by per maggio, il mese in cui l’indennità dovrebbe arrivare a 1.000 euro, stando a ciò che ha anticipato il Ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri.
Intanto per il bonus 600 euro aprile, si legge nel testo del Decreto, la domanda deve essere presentata ad un solo ente previdenziale e per una sola forma di previdenza obbligatoria.
A stabilire lo schema da seguire per la richiesta sono le singole casse di previdenza.In ogni caso, coloro che sono interessati e hanno i requisiti per richiedere il bonus 600 euro professionisti aprile devono presentare, insieme alla domanda, anche i seguenti documenti:
un’autodichiarazione ai sensi del DPR numero 445 del 2000;
copia del documento di identità;
copia del codice fiscale;
coordinate bancarie o postali per l’accreditamento dell’indennità.
Nell’autocertificazione il professionista deve dichiarare sotto la propria responsabilità di trovarsi nelle condizioni che seguono:
di essere libero professionista, non titolare di pensione diretta e non titolare di rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato;
di non aver percepito o di percepire le prestazioni previste dagli articoli 19, 20, 21, 22, 27, 28, 29, 30, 38 e 96 del Decreto Legge 17 marzo, n. 18, il reddito di cittadinanza di cui al decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26, le prestazioni di cui all’articolo 82 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, né le indennità di cui agli articoli 84, 85, 98 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34;
di non aver presentato per il medesimo fine istanza ad altra forma di previdenza obbligatoria;
di aver conseguito nell’anno di imposta 2018 un reddito professionale non superiore agli importi di cui all’articolo 1, comma 2 lettere a) e b), del decreto ministeriale 28 marzo 2020 oppure, in caso di iscrizione all’ente di diritto privato di previdenza obbligatoria nel corso dell’anno 2019 e 2020, di aver conseguito redditi professionali non superiori ai predetti importi;
di aver chiuso la partita IVA nel periodo compreso tra il 23 febbraio 2020 e il 30 aprile 2020 ovvero di aver subito una riduzione di almeno il 33 per cento del reddito relativo al primo trimestre 2020 rispetto al primo trimestre 2019, ovvero per i titolari di redditi inferiori a 35.000 euro, di essere nelle condizioni di cui all’articolo 1 del decreto interministeriale del 29 maggio 2020.
Una volta presentata la richiesta per l’accesso al bonus 600 euro professionisti entro la scadenza dell’8 luglio, le casse di previdenza avviano l’iter per la verifica dei requisiti e procedono con l’erogazione delle somme secondo l’ordine cronologico delle domande.
fonte fisco e tasse