Ieri, lunedì 8 giugno, abbiamo seguito per voi, l’ennesimo capitolo di quella che ormai è diventata una saga. Siamo giunti, infatti, a ben sette manifestazioni di protesta, organizzate dall’Associazione Nazione Rom, che chiede al Sindaco di Firenze, Dario Nardella, ed al suo Assessore alle Politiche Sociali, Andrea Vannucci, di erogare alle famiglie Rom del territorio comunale, gli aiuti previsti dal Decreto legge “Rilancio Italia”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 20 maggio scorso, che rifinanzia tutti i comuni italiani con 400 milioni di euro da distribuire agli aventi diritto di ciascun comune. Ieri mattina la situazione sembrava essersi sbloccata definitivamente a favore dei Rom, tanto che erano state ammesse anche ulteriori quindici domande, che andavano così ad aggiungersi alle 60 già protocollate. Quando Marcello Zuinisi, presidente dell’Associazione Nazione Rom, ha telefonato alla segreteria del sindaco, annunciando di aver protocollato anche le ulteriori domande, si è sentito rispondere, infatti, di andare presso la sede dell’Assessorato alle Politiche Sociali, per l’erogazione di tali fondi. In realtà, anche stavolta gli uffici dell’assessorato, erano chiusi, e nessuno ha ricevuto Zuinisi ed i Rom.
Anzi, addirittura, malgrado la presenza delle Forze dell’Ordine, lo stesso Zuinisi, è stato provocato da due signore che gli hanno fatto cadere di mano il foglio delle richieste che egli stava mostrando loro per spiegare il senso della manifestazione, che da stanziale sotto Palazzo Vecchio, si è trasformata in un corteo per le vie del centro verso l’Assessorato e ritorno, scatenando ulteriori momenti di tensione con alcuni Cittadini che inveivano contro i Rom. Già tale situazione delinea la fallimentare gestione della vicenda da parte del Sindaco Dario Nardella, che attuando la politica della chiusura ermetica del palazzo verso le istanze dei Rom, rischia di trasformarla in un problema potenziale di ordine pubblico.
Ma il peggio è arrivato alle 14e30 quando era previsto il Consiglio Comunale, nel quale la Consigliera Antonella Bundu, di Sinistra in Comune, avrebbe dovuto presentare una sua mozione sulla vicenda. Oltre, infatti ad essere aumentato il numero dei manifestanti, ai quali si erano uniti diversi rappresentanti di Potere al Popolo, scopriamo che il Consiglio Comunale era a porte chiuse, ufficialmente per il Covid19, ma probabilmente per altri motivi, in quanto se fosse stato chiuso per la pandemia, comunque stranamente oltre la riapertura ormai pressochè totale di ogni attività economica e sociale, in tutta Italia, avrebbe dovuto svolgersi in videoconferenza senza la presenza dei consiglieri, invece regolarmente entrati. Inoltre appare assurda la decisione di chiudere tutte le porte di Palazzo Vecchio, segno che il Sindaco Dario Nardella, evidentemente si sente come un feudatario medievale assediato nel suo palazzo.
Vi sono stati fuori da Palazzo Vecchio, ulteriori momenti di tensione, quando uno dei Rom, si è avvolto negli striscioni utilizzati per la manifestazione, brandendo un accendino, palesando intenzioni estreme, fortunatamente sventate sul nascere dallo Zuinisi, e dagli altri manifestanti. La situazione si è definitivamente tranquillizzata, al termine del Consiglio Comunale, quando il Consigliere della Lega, Antonio Montelatici, ha parlato, nella sua qualità di Presidente della Commissione Consiliare di Controllo, con Marcello Zuinisi, presidente dell’Associazione Nazione Rom, proponendosi come intermediario tra i manifestanti e l’Assessore alle Politiche Sociali, Andrea Vannucci, destinatario, insieme al Sindaco, Dario Nardella, delle loro rivendicazioni. Dopo il colloquio riservato con l’Assessore, il Consigliere leghista, ha riportato la risposta di quest’ultimo, che è stata la seguente: i fondi deliberati dal Governo, nel Decreto del 20 maggio scorso, non sono ancora arrivati nelle casse del Comune di Firenze, che quindi non è ancora in grado di erogarli ai soggetti aventi diritto, che non sono solo i Rom. La risposta è stata accettata e la tregua, è stata quindi raggiunta. Una domanda però sorge spontanea. Non si poteva dare questa risposta ai manifestanti già alla prima protesta, evitando così il prolungarsi di situazioni spiacevoli? In attesa, se mai arriverà, della risposta a questa domanda, vale la pena evidenziare un ulteriore paradosso, emerso da questa vicenda. Come ci ha detto lo stesso Zuinisi al termine della lunga giornata di ieri, è paradossale, appunto che debba intervenire un Consigliere della Lega, per risolvere una situazione di stallo che vede coinvolti i Rom, che non sono certo una classe sociale di riferimento per il partito di Matteo Salvini, contro un’amministrazione comunale targata PD. ma il paradosso non è solo fiorentino, in quanto Zuinisi ha detto ancora che a Treviso, città amministrata dalla Lega da molti anni, i Rom sono stati supportati dal Sindaco, Mario Conte, sia con gli aiuti economici, sia con la distribuzione di generi alimentari nei campi da essi abitati, attraverso una rete di volontari, coordinata dal Comune di Treviso, appunto. Ed anche a Pisa, amministrata dal Sindaco, Michele Conti, anch’esso leghista, i buoni economici richiesti dai Rom, sono stati erogati sabato scorso. Insomma, in questo strano nuovo mondo, determinatosi con l’emergenza Covid19, sembra che, politicamente, la destra, e la sinistra, si siano invertite. Speriamo che non s’inverta, a questo punto, anche il senso di rotazione dell’asse terrestre, ci mancherebbe solo quello, e non ci saremmo fatti mancare nulla.
Luca Monti
Si ringraziano per le foto, il Blogger Stefano Giannattasio, e la collega Ni Weijun dell’Agenzia di Stampa Dea Press.