Stamattina, le guide turistiche, e gli accompagnatori turistici fiorentini, erano presenti in Piazza Santa Croce, a Firenze, non per svolgere la loro professione abituale, quest’anno praticamente bloccata dall’emergenza sanitaria, oltre che dall’incertezza sulla situazione normativa post Covid19, che come abbiamo già sottolineato in precedenti occasioni, non giova al turismo che vive di programmazione quasi al secondo, bensì per sottoporre le problematiche delle loro professioni. Ribadendo che guide ed accompagnatori, non desiderano vivere di sussidi ma del proprio lavoro, i presenti hanno rivendicato la volontà di essere protagonisti della rinascita di un settore economico così importante per il PIL nazionale, ma altrettanto sconosciuto nel suo funzionamento alle istituzioni, di qualsiasi livello. Soprattutto, appare sconcertante il silenzio della Regione Toscana, che sembra non capire che la filiera turistica, forse, è la prima per importanza nell’economia del territorio, se si considera anche l’indotto enogastronomico, molto sviluppato nella nostra regione. Abbiamo intervistato tra loro, Elena Morelli che, oltre a ribadire le richieste, ovvie, di un supporto economico, a fondo perduto,e di una defiscalizzazione per quest’anno, verso una professione che ha visto azzerarsi le proprie entrate economiche, e per la quale, probabilmente anche il 2021, non andrà come negli anni precedenti, ci ha detto che altre problematiche affliggono la categoria, a suo dire, particolarmente invisa, anche se non sa dire il perchè di tale accanimento, visto che, ormai, in molti ambienti museali ed ecclesiasistici, le guide non possono più entrare, essendo incluse nel prezzo del biglietto, delle App che guidano il visitatore all’interno di tali siti, come nel caso della Basilica di Santa Croce, proprio di fronte a noi oggi. Oppure, le guide si vedono costrette a far pagare ai propri clienti, anche il loro biglietto d’ingresso, fino a prima della pandemia gratuito, come nel caso dei monumenti ricadenti nel complesso del Duomo. Elena Morelli, si domanda se sia costituzionale tutto questo, ed aggiunge che anche i cosiddetti bloggers, stanno diventando un problema, inserendosi, in forma surrettizia nel mercato professionale delle guide, con la scusa di raccontare via facebook, o sui loro blogs, appunto, curiosità della città. L’auspicio è che queste manifestazioni delle guide che oggi si svolgevano in contemporanea in varie città d’Italia, servano a spiegare meglio il turismo e la sua complessa macchina organizzativa e gestionale, a coloro che decidono le sorti del sistema Paese, vale a dire le istituzioni di ogni ordine e grado.
Luca Monti
Si ringrazia per la fotocopertina l’Agenzia di Stampa Dea Press