Presenti con un proprio stand e come partner alla Fiera Internazionale della Musica, che ha preso il via ieri a Genova, i rappresentanti di Assodeejay sono impegnati a fornire informazioni, diffondere notizie e soprattutto sensibilizzare i dj a “fare squadra”, associarsi per riuscire a ottenere il riconoscimento della loro professione.
«Se quando il disc jockey fa il suo ingresso sulla scena musicale, negli anni ’60, non era che un semplice presentatore di selezioni musicali, un “metti dischi” che per molti anni rimane nascosto, anche fisicamente, ai margini della sala da ballo, come emerito sconosciuto, al giorno d’oggi è riuscito a conquistarsi un ruolo centrale, sia come conduttore e responsabile della serata, sia come postazione nelle discoteche più moderne – spiega Mirko Alimenti, rappresentante Assodeejay per Roma e Provincia – Il dj rappresenta oggi una figura chiave nella gestione delle serate, un vero e proprio artista, intenditore e anticipatore di gusti musicali, abilissimo nel trasmettere la voglia di ballare e il suo ruolo presuppone conoscenze tecnico-musicali e soprattutto una particolare sensibilità nei confronti delle reazioni del pubblico ».
«Ricercato dalle case di produzione perché interprete del gusto dei giovani, il dj oggi crea musica con il PC, conquista il mercato dei producer, fa musica in ambienti diversi dai club, come le nuove web radio – continua Alimenti – computer e internet sono parti integranti del suo lavoro e la conoscenza e la preparazione tecnica sono fondamentali».
«Inventore di nuovi generi e forza trainante nelle discoteche, nei pub, nei rave party e negli eventi – continua il Responsabile – il dj nel corso degli anni si è evoluto grazie alle moderne tecnologie digitali che gli hanno consentito di creare o ricreare canzoni, rivisitandole in chiave moderna, fino a consentirgli di assumere il ruolo di producer».
«I dj devono essere riconosciuti come veri artisti, produttori, interpreti ed esecutori – dichiara fermamente il Presidente Assodeejay Mario Di gioia – devono essere considerati come categoria di lavoratori e di conseguenza avere tutti i diritti riconosciuti».
«Da una indagine condotta dalla RAI, ben 4 milioni di persone a settimana sono intrattenute da questi professionisti della musica che, con l’indotto che genera la loro attività – prosegue il dirigente – muovono un giro di affari voluminoso e contribuiscono a mantenere tra i 500 e 600 mila posti di lavoro».
«Noi ci proponiamo – afferma Di Gioia – di condividere e approvare un Codice Etico e successivamente di poter arrivare se non ad un vero e proprio contratto nazionale, sicuramente a un accordo associativo con la parte datoriale che rappresenta le circa 2200 discoteche presenti oggi in Italia, il SILB e Assointrattenimento».
«Per avere una maggiore forza per far riconoscere la professione del dj e di conseguenza impegnarci per ottenere diritti, occorre fare fronte comune, essere in tanti ed è per questo che esorto chi svolge questa attività ad iscriversi ad Assodeejay – conclude il Presidente – visitando il nostro stand, se si è presenti alla Fiera Internazionale della Musica oppure andando sul nostro sito www.Assodeejay.it o infine rivolgendosi ai nostri Responsabili Provinciali e Regionali che sono sempre a disposizione per fornire assistenza e informazioni a tutti i dj».
Daniela Gabriele