«Il premier Conte aveva unilateralmente annunciato, senza consultare la sua coalizione e il ministro delle Finanze una possibile riduzione dell’Iva. Tuttavia ha fatto marcia indietro, sconfessato dagli azionisti di maggioranza e dal ministro delle Finanze. In un Paese normale, il premier trarrebbe le conclusioni: o si dimette o revoca il ministro, tertium non datur. Piuttosto, è stato deciso il rinvio delle scadenze fiscali dal 30 giugno al 20 luglio, ovvero venti giorni: una presa in giro».
È quanto affermato dal senatore di Forza Italia Domenico Scilipoti Isgrò in una nota stampa.