Nuove risorse per aiutare le persone a tornare lentamente alla normalità a seguito dell’emergenza sanitaria. Con il Covid-19 sono emersi traumi che hanno sradicato ogni certezza e stravolto la vita quotidiana di medici, infermieri e intere famiglie. E, con la fine del lockdown, le paure non sono venute meno, ma hanno assunto forme diverse.
Grazie all’innovativa metodologia di lavoro messa a punto da questo team di specialisti coordinati da Rinaldo Perri, ricercatore di neuropsicologia all’Unicusano, e Antonio Onofri, psichiatra dell’Ospedale Santo Spirito e del centro clinico De Sanctis di Roma, sono stati erogati fondi dall’EMDR Europe affinché le sedute terapiche possano proseguire gratuitamente fino alla fine dell’estate. L’associazione europea, che racchiude al suo interno oltre 25.000 associati in rappresentanza di 36 Paesi, ha riconosciuto il valore e l’originalità della terapia online a supporto di quei pazienti che hanno vissuto in prima persona o da vicino il dramma del coronavirus.
Erogazione del trattamento via Skype, precocità dell’intervento e possibilità di studiare gli effetti della pandemia sulle persone sono i punti di forza del progetto. Il ricorso a sedute terapeutiche tramite pc ha il vantaggio di poter raggiungere il paziente direttamente a casa propria e su tutto il territorio nazionale. La modalità online, inoltre, permette di trattare il trauma acuto, ancora in corso, con benefici per chi si rivolge al servizio (prevenire il consolidamento della memoria traumatica e l’evoluzione verso condizioni psicopatologiche più severe).
L’iniziativa, avviata con la Fase 2 del governo Conte, ha già raccolto molte testimonianze e adesioni a tal punto che, grazie alle risorse messe a disposizione dall’EMDR Europe, si potranno seguire ancora una quarantina di pazienti in tutta Italia per un totale di 8 incontri con follow up finale a distanza di un mese.
“Grazie a questo finanziamento internazionale – afferma lo psicoterapeuta Rinaldo Perri – abbiamo avuto la possibilità di supportare gratuitamente le terapie per tantissime persone fra sanitari, pazienti covid o con sintomatologia traumatica in corso per via delle note circostanze sanitarie”.