“Serve massima prudenza per difendere progressi fatti finora”. Parola del ministro della Salute Roberto Speranza, che ha annunciato l’aggiornamento della lista di Paesi per i cui cittadini l’ingresso in Italia è vietato per via della situazione Covid-19.
Nel mondo, ha spiegato il Ministro, l’epidemia è ancora nella fase più dura. Per questo, la priorità dell’Italia è quella di impedire l’importazione di nuovi focolai che potrebbero compromette l’andamento, ad oggi sotto controllo, dell’infezione.
I nuovi Paesi coinvolti
Proprio per questo motivo, ha annunciato Speranza su Facebook, la nuova ordinanza aggiunge Serbia, Montenegro e Kosovo alla lista dei Paesi a rischio, portando a 16, in tutto, gli Stati soggetti alle restrizioni.
In pratica, spiega il titolare della Salute, “chi è stato negli ultimi 14 giorni in questi territori ha il divieto di ingresso e transito in Italia”, fermo restando che i viaggiatori che provengono da aree non Schengen e da Stati non europei sono in ogni caso tenuti ad osservare un periodo di quarantena per 14 giorni a partire dal loro arrivo. L’ordinanza appena firmata prevede il blocco dei voli aerei, dei treni e di tutti gli altri mezzi di trasporto per il collegamento da e per i tre Stati.
La lista aggiornata
Ecco la lista aggiornata dei Paesi ai cui cittadini è per ora vietato l’ingresso in Italia:
- Armenia,
- Bahrein,
- Bangladesh,
- Brasile,
- Bosnia ed Erzegovina,
- Cile,
- Kosovo
- Kuwait,
- Macedonia del Nord,
- Moldova,
- Montenegro,
- Oman,
- Panama,
- Perù,
- Repubblica Dominicana,
- Serbia.
L’ordinanza precedente
La precedente ordinanza che bloccava l’ingresso a 13 Paesi era stata firmata da Speranza dopo aver consultato la ministra dei Trasporti De Micheli e della ministra dell’Interno Lamorgese, e prevedeva anche la sospensione dei voli diretti e indiretti di collegamento con gli Stati coinvolti. “Nel mondo”, aveva detto Speranza, “la pandemia è nella sua fase più acuta. Non possiamo vanificare i sacrifici fatti dagli italiani in questi mesi. È per questo che abbiamo scelto la linea della massima prudenza.
Lo scorso 7 luglio, inoltre, Speranza aveva deciso la sospensione per una settimana dei voli dal Bangladesh, dopo che, su un aereo arrivato a Roma da Dacca, era stato accertato un numero significativo di casi di Covid-19.
Fonte: Quifinanza