SenzaBarcode, presenta il digital whistleblowing, venerdì 29 maggio 2015 alle 17 in via Delle Vergini, 18 – III piano, stanza 327
Viene subito da chiedersi cosa succederebbe se chiunque potesse denunciare pubblicamente presunte frodi o atti criminosi, additando chissà chi in forma ‘anonima’ o semplicemente non prendendosi le responsabilità di ciò che scrive. Viene subito da chiedersi: Si tornerà a una caccia alle streghe? E a chi può far gioco tutto questo sistema, oltre alla popolazione nella sua totalità?
Ad ogni modo l’intento è buono. Almeno quello dei promotori del servizio ‘digital whistleblower’, che sembrano farsi carico totalmente delle responsabilità collettive dell’idea, presente a breve anche sulla rete italiana. Così come ampiamente dichiarato a PaeseRoma.it da Emanuele Somma (Centro Studi Hermes) riguardo al sistema Globaleaks che mira esclusivamente «a costituire un software come bene pubblico gratuito attraverso l’organizzazione no-profit di cui faccio parte: il Centro Studi Hermes per la Trasparenza e i Diritti Civili»
Negli USA, grazie ai whistleblower, sono state recuperate circa l’85% delle somme oggetto di frodi, oltre 55 miliardi di dollari dal 1986. Ogni anno queste segnalazioni permettono di recuperare 6 miliardi di dollari. Se questo sistema fosse stato applicato in Italia quale sarebbe stata la sorte di Mafia Capitale e dei suoi protagonisti o dei tanti scandali legati alla corruzione?
E’ su questo interrogativo che SenzaBarcode ha deciso di dotarsi del sistema Globaleaks.
Dal trattamento degradante sul posto di lavoro alla mala gestione della cosa pubblica, soprattutto sarà possibile segnalare episodi di corruzione dei quali si viene a conoscenza. Con il sistema Globaleaks e il browser TOR, sistema open source diwhistleblowing, non va pagata nessuna licenza per l’utilizzo, il segnalante sarà coperto da completo anonimato, anche celando l’indirizzo IP, potrà inviare segnalazioni, allegati d’ogni genere (doc, pdf, mp3 e altro) e interagire con chi riceve la segnalazione. A ricevere le informazioni sarà esclusivamente la redazione di SenzaBarcode con il sostegno di avvocati e professionisti onde evitare ogni rischio di operazioni diffamatorie o calunniose. Un esperimento che il sostegno della politica potrà rendere operativo a tutti gli effetti affinché le amministrazioni adottino il prima possibile questo sistema. E’ bene ricordare che il segnalante è completamente tutelato in quanto il sistema non permette di risalire alla sua identità senza il suo esplicito consenso e, in ogni momento, lo stesso sarà in grado di essere informato sull’evolversi della sua segnalazione e interagire con il ricevente per integrare con ulteriore documentazione.
Inoltre è anche possibile cancellare la segnalazione. I whistleblower come ricorda anche Giorgio Fraschini, responsabile dello sportello per le segnalazioni di Transparency Italia, che rivolgono le proprie segnalazioni all’Anticorruzione, non hanno la possibilità di seguire l’iter che è generalmente molto lungo e articolato, ma “chi per colpa di quegli illeciti ha perso il lavoro o vive una situazione di disagio non può aspettare dei mesi”. ML