Ieri 19 luglio si e’ svolta anche a Firenze, in Piazza Santa Croce, un’Azione di Solidarieta’ Bielorussa. Si tratta di un’iniziativa che vede coinvolte tutte le comunita’ bielorusse nel mondo, per sensibilizzare l’opinione pubblica di quanti piu’ Paesi democratici possibile sulla situazione in quella che viene definita “l’ultima dittatura d’Europa”, la Bielorussia, appunto.
Nel Paese, infatti come ci riferisce la Signora Caterina Zuzuk, portavoce dell’Associazione Bielorussi in Italia, da noi intervistata, esiste un’anomalia politica rappresentata dal Presidente Alexander Lukashenko, in carica ininterrottamente dal 1994, ed in corsa per il rinnovo ulteriore del proprio mandato, alle elezioni presidenziali del prossimo 9 agosto, che si preannunciano gia’ a suo favore, in quanto i due suoi principali avversari Viktar Babaryka e Siarhiej Tikhanouski sono stati arrestati con accuse probabilmente strumentali.
L’unica possibilita’ di ribaltare l’attuale presidente resta nelle mani della moglie di Tikhanouski che e’ riuscita a candidarsi, e sembra godere di grande consenso popolare anche se vi e’ il timore di brogli elettorali come segnalato anche da alcuni osservatori internazionali alle recenti elezioni parlamentari nel Paese. L’associazione Bielorussi in Italia, ha deciso, oltre alla manifestazione svoltasi ieri a Firenze, ed alle altre in programma nel nostro Paese, ha deciso di scrivere una lettera a Papa Francesco, e di presenziare all’Angelus di domenica prossima in Piazza San Pietro, per sensibilizzare la Chiesa Cattolica verso una preghiera papale per la Bielorussia che ci e’ stata gentilmente girata, e pubblichiamo integralmente:
“Caro Papa Francesco,
Le scrivo a nome dei bielorussi del mondo, quelli che si trovano in Italia ed in ogni altro paese al di fuori della Bielorussia. Quelli che non sostengono il regime attuale del presidente Aleksandr Lukashenko, in carica da 26 anni. Quelli che credono ancora nei diritti umani e nella libertà… quelli che credono!
Da credente so quali sono i valori del cristianesimo. So quanto vale una vita umana e quanto è preziosa.
In Europa si parla spesso del shoah come di una cosa passata e che mai dovrebbe ripetersi. E invece sotto gli occhi di tutti sta accadendo un genocidio e nessuno ne parla, tutti voltano le spalle. Siamo un popolo piccolo, solo nove milioni e mezzo, ma non per quello che la nostra sofferenza va ignorata dal resto del mondo. E in questo momento abbiamo tanto bisogno di conforto.
Il nostro presidente Aleksandr Lukashenko ha dichiarato pubblicamente che COVID-19 non è nient’altro che un’isteria mondiale. La Bielorussia non ha fatto la quarantena, le autorità hanno disincentivato l’uso di DPI per “non creare la psicosi”. Tantissima gente si è ammalata e morta, ma nessuno ne parla tranne i loro familiari e i medici che lavorano nelle condizioni disumane. Poco fa le autorità hanno dichiarato che la pandemia è finita, e per averne una prova hanno dimesso dagli ospedali tutti i malati del COVID-19.
La chiesa cattolica in Bielorussia ha fatto l’appello alla coscienza delle persone che fanno parte delle commissioni elettorali e conteranno i voti alle elezioni presidenziali il 9 agosto. Quelle persone che hanno reso possibile legalizzare la lunga permanenza al potere del presidente Lukashenko. Il governo ha risposto con delle tasse sui beni immobili della chiesa che mettono a rischio di sequestro la cattedrale di Santo Simone e Sant’Elena, detta anche la Cattedrale Rossa, il simbolo della città di Minsk e della fede cattolica in Bielorussia.
Caro Papa Francesco,
Prego Dio perché questo regime possa cambiare e La invito a pregare con me per la libertà della Bielorussia. Abbiamo tanto bisogno del Suo sostegno.
Domenica prossima 26 luglio saremo presenti all’Angelus, a pregare insieme al Lei affinché la sofferenza dei nostri fratelli e sorelle possa finire. Potrà riconoscerci dalla bandiera bianco-rosso-bianca, il simbolo di libertà bielorussa.
Un caro saluto,
Maria Anishchankava
Associazione Bielorussi in Italia”
L’idea di coinvolgere Papa Francesco, e’ venuta dopo la presa di posizione della Chiesa Cattolica in Bielorussia, a favore di libere elezioni, che ha, di fatto creato una situazione di tensione col governo che ha risposto con una legge fiscale che impone tasse altissime ai beni della Chiesa Cattolica, tali da mettere a rischio sequestro da parte dello stato, la cattedrale dei Santi Simone ed Elena, detta Cattedrale Rossa, nella capitale Minsk. Vedremo cosa succedera’ il prossimo 9 agosto per capire il futuro della Bielorussia.
Luca Monti
Si ringrazia per le foto il Blogger Stefano Giannattasio