Il fotografo Tony Gentile, in segno di protesta contro l’utilizzo non autorizzato delle immagini da parte anche delle istituzioni pubbliche, ha organizzato un flash-mob, invitando altri colleghi a partecipare portando con sé una stampa di un loro scatto, per chiedere un cambio di rotta nell’atteggiamento che hanno redazioni e istituzioni verso l’utilizzo delle immagini.
Capitano spesso, infatti, richieste di utilizzo delle immagini senza alcuna gratificazione economica verso l’autore, questo nel migliore dei casi, a volte l’autore scopre solo successivamente che una sua immagine è stata utilizzata senza alcun permesso, come se fosse un bene comune senza alcun valore. Eppure valore certe immagini ne hanno eccome, basti pensare alla famosa fotografia di Tony Gentile, in cui i due magistrati Falcone e Borsellino, protesi uno verso l’altro parlano tra loro. Un’immagine potente che è diventata un simbolo, anche della lotta alla mafia, che colpisce più di tante altre, forse perché parla più dei due uomini, che erano anche molto amici, che dei personaggi pubblici.
L’iniziativa nasce con l’intento di sensibilizzare soprattutto le istituzioni su una maggiore attenzione verso il riconoscimento dei diritti d’autore nella fotografia; in Italia in particolare la legge è obsoleta e non in grado di proteggere adeguatamente gli autori.
Proprio il famoso fotografo recentemente ha scoperto che la RAI durante un servizio televisivo ha utilizzato la sua famosa foto senza permesso, rifiutandosi poi di pagare per l’utilizzo dopo le proteste dell’autore.
Tony Gentile si è quindi rivolto alla giustizia ma la corte ha sentenziato a suo sfavore, adducendo come motivazione “la non autorialità dello scatto” e negando il risarcimento. Il fotografo ha comunque deciso di ricorrere in appello.
E’ difficile pensare che un’immagine come quella dei due magistrati ritratti da Gentile, non abbia un valore autoriale, solo perché “non vi è una pianificazione nella realizzazione dell’opera” unico parametro utilizzato dai giudici per arrivare a un verdetto.
Tony Gentile ha lanciato l’hastag #IoLavoroConLaFotografia dando appuntamento agli operatori del settore sotto al murale della Cala a Palermo, dove con un gesto molto forte ha simbolicamente cancellato, con della vernice, il suo famoso scatto.
“È giunto il momento di cambiare la legge sul diritto d’autore relativa alla fotografia. Di restituire dignità alla fotografia e ai suoi autori. Mettiamoci la faccia. La vita delle fotografie vale”
Andrea Calandra