Anzio è ancora una volta nella bufera. Non si arrestano infatti i sospetti di infiltrazioni mafiose che l’opposizione ha sull’amministrazione anziate, tanto che viene formulata una nuova interrogazione parlamentare per la richiesta dell’insediamento di una commissione d’accesso ad Anzio e stavolta, a chiedere l’intervento del Ministro dell’Interno, sono i deputati Veltroni e Touadi. Secondo i due deputati infatti, da come scritto nell’atto C.4/14480 (Verificare la presenza di condizionamenti da parte della criminalità organizzata nel comune di Anzio): “il territorio di Anzio risulta fortemente infiltrato da organizzazioni criminali”. Secondo Veltroni e Touadi dunque, risulterebbero attivi dei clan, come attestano le indagini della Direzione distrettuale antimafia di Roma, l’Indagine ARCOBALENO e l’Indagine ZETA.
Repentina la risposta del Senatore Candido De Angelis che come sempre interviene con assoluta rapidità e convinzione nel difendere la cittadina anziate e i suoi amministratori.
“Questa insistenza è sospetta – dichiara il Senatore De Angelis- Evidentemente gli esponenti del Pd apprezzano gli organi dello Stato solo quando fa comodo a loro. Ignorano la risposta che il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, ha dato a una mia precisa richiesta e cioè che allo stato non ci sono motivi per ricorrere agli strumenti previsti dall’articolo 143 del decreto legislativo 267 del 2000 ovvero la nomina della commissione d’accesso. Francamente non capisco questa insistenza che diventa sospetta, fra l’altro con un evidente copia e incolla delle precedenti interrogazioni e qualche aggiunta relativa a procedimenti penali noti e nei quali il Comune di Anzio non risulta coinvolto“. Il senatore Candido De Angelis continua ricordando “i brillanti risultati da Veltroni sindaco e Touadi delegato alla sicurezza, visti gli ingenti investimenti della ‘ndrangheta a Roma, certificati dalle confische dei beni, c’è da chiedersi dove fossero mentre amministravano e la criminalità investiva nella Capitale, la verità è che un conto sono gli affari della mala e un altro il condizionamento delle amministrazioni. Posso affermare che ad Anzio questo condizionamento non c’era prima, non c’è stato con me sindaco e non c’è adesso“.
Per quanto riguarda il passo dell’interrogazione in cui si fa riferimento a investimenti sospetti nel settore edile e sospettando collusioni con consiglieri, apici della polizia locale, amministratori, tecnici e narcotrafficanti, De Angelis risponde: “Se è così è giusto che la criminalità venga perseguita e mi sembra che magistratura e forze dell’ordine lo stiano facendo. Io da quando ero sindaco aspetto ancora, invece, una risposta della Procura sull’acquisto da parte del Comune di Roma di alloggi ad Anzio per sistemare i propri sfrattati, pagati almeno due volte il prezzo di mercato. La verità è che nel vuoto amministrativo del Pdl ad Anzio il Pd, anziché preoccuparsi di questo, continua a infangare la città e a fare un regalo a chi la governa”.