Tre Cittadini di Volterra (PI), tra i quali, l’ex sindaco, Marco Buselli, si sono incatenati oggi simbolicamente, di fronte alla sede del Consiglio Regionale Toscano, a nome dell’associazionismo volterrano che si batte unito, per la salvaguardia dell’ospedale della città. In controtendenza con le direttive del Ministro della Salute infatti, la Regione Toscana, sembra aver deciso per lo smistamento su diversi ospedali dei tre posti letto in terapia intensiva spettanti a Volterra, cosa che viene vista come una volontà di ridimensionamento del nosocomio cittadino, presidio sanitario, invece fondamentale per una vasta area territoriale, l’alta Val di Cecina rientrante tra quelle considerate a rischio spopolamento. E’ chiaro che lo spopolamento di un’area geografica, non lo si contrasta con la fin troppo semplice spoliazione di servizi, anzi occorre proprio potenziare gli stessi, e lavorare semmai sulle attrattive locali, che a Volterra, certamente come del resto in tutta la Toscana non mancano, per rendere i luoghi attrattivi per investimenti economici e nuova residenza, specialmente adesso che molte persone fuggono dai grandi centri urbani in cerca di maggior tranquillità e salute psicofisica verso luoghi meno popolati ma pieni di fascino e storia.Ad ascoltare le ragioni dei tre manifestanti si è presentato Eugenio Giani, Presidente del Consiglio Regionale, e candidato Presidente della Toscana per il centrosinistra alle prossime elezioni regionali di settembre. Crediamo che tuttavia le problematiche dell’ospedale di Volterra, fossero già ben conosciute da Eugenio Giani che ricordiamo essere stato l’unico Presidente del Consiglio Regionale nella storia, ad aver visitato in veste ufficiale tutti i Comuni della Toscana, ed essendosi il suo tour concluso mentre Marco Buselli, oggi simbolicamente in catene, era ancora Sindaco di quella città certamente i due ne hanno parlato in forma istituzionale, anche perchè Buselli, da Sindaco si è sempre battuto per il “suo” ospedale. L’odierna disponibilità all’ascolto delle ragioni dei tre manifestanti, da parte di Eugenio Giani, ci appare quindi incoerente con la sua azione politica, che è stata quella di un avallo quasi notarile delle scelte sanitarie del Presidente uscente, Enrico Rossi. Ecco, se vogliamo analizzare a fondo, come dev’essere alla fine di ogni mandato elettorale, la sanità regionale in Toscana, non possiamo dirci insoddisfatti del servizio offerto ai Cittadini complessivamente, ma certo le politiche sanitarie del Presidente uscente Enrico Rossi, avallate politicamente anche da Giani, prestano il fianco, a molte polemiche e critiche sulla gestione troppo centralista degli ospedali e dei presidi sanitari territoriali, nonchè sull’opacità di certi appalti di fornitura di materiali e di certe nomine dirigenziali, che hanno portato a diversi scandali, ancora in corso, quindi da chiarire. Questo della discontinuità con le politiche regionali, non solo sulla sanità che il candidato Giani, difficilmente potrebbe garantire, rappresentando egli, la medesima visione del Presidente uscente in prospettiva elettorale, potrebbe essere il suo vero tallone d’Achille.
Luca Monti
Si ringrazia per le foto il Blogger Stefano Giannattasio