Ieri, 20 agosto, si sono presentati agli elettori, due candidati di Fratelli d’Italia, il capolista, a sorpresa, del collegio fiorentino, Francesco Torselli, e Chiara Pelagotti. La sorpresa, non e’ riferita allo spessore politico di Francesco Torselli, storico esponente della destra fiorentina, da dieci anni in Consiglio Comunale, e da tempo punto di riferimento del movimento giovanile Casaggi’, quindi certamente all’altezza di un capolistato, ma sta nel suo aver “scavalcato” nelle gerarchie del partito Paolo Marcheschi, rappresentante della vecchia guardia e Consigliere Regionale uscente. Evidentemente, in Toscana, anche Fratelli d’Italia, sta seguendo le altre forze del centrodestra, in quello che potremmo definire, in termini calcistici, un ringiovanimento della rosa. Certo l’essere capolista non da’ garanzia di elezione, ma sicuramente aiuta in tal senso. Ma veniamo ai temi toccati dai due candidati.
Francesco Torselli, da buon capolista quindi leader in pectore, ha affrontato in modo politico la questione della possibile vittoria del centrodestra alle regionali, dicendo di non credere alle voci che nel passato volevano la sua parte politica rinunciataria, e definendo questa campagna elettorale come la piu’ strana della storia, con tutte le restrizioni ed incognite che gravano sulla stessa. Si e’ detto tuttavia convinto della possibilita’ concreta di vittoria da parte di Susanna Ceccardi, e quindi del centrodestra, convinzione che gli viene da due considerazioni. La prima, gli viene trasmessa dalle sensazioni che sta ricevendo durante gli incontri cui malgrado le limitazioni per l’emergenza sanitaria, sta partecipando, nei quali percepisce, appunto, la voglia dei cittadini toscani di cambiare e riscrivere la storia. Torselli, infatti definisce il monocolore che governa la regione dalla sua costituzione nel 1970, come un vero e proprio regime, anzi come il regime probabilmente piu’ longevo della storia con i suoi 50 anni. La seconda considerazione, sono invece gli insulti sui social che la candidata presidente riceve, e che lui segnala quasi quotidianamente, che a suo avviso rappresentano un segno di nervosismo e debolezza del centrosinistra, che non avendo idee o programmi credibili da proporre ripiega sulla demonizzazione dell’avversario, in questo caso Susanna Ceccardi, che ha dimostrato di poter essere davvero vincente. E a proposito di programmi Francesco Torselli, ha posto l’accento soprattutto sulla sicurezza, definendo inammissibile che interi quartieri di Firenze, peraltro anche centrali, siano ormai fuori controllo, e proponendo quindi in caso di vittoria del centrodestra, maggiori investimenti economici in tal senso uniti a maggiore presenza delle Forze dell’Ordine sul territorio.
L’altra candidata Chiara Pelagotti, invece, imprenditrice nel settore ricettivo extra alberghiero, ha dapprima sottolineato l’orgoglio e la necessita’ morale di non dovere mollare le proprie attivita’ come in tanti stanno facendo magari per “fuggire” all’estero, per provare a salvare il sistema Firenze, ed il Sistema Paese. Ha quindi dichiarato di voler andare oltre il pur importante meccanismo dei bonus, a favore di una vera e trasparente redistribuzione dei proventi della tassa di soggiorno, che andrebbero restituiti al settore maggiormente in crisi dell’economia toscana, il turismo, che peraltro li ha generati, e con i quali, si e’ dato aiuto, in tempi, anche recenti, di vacche grasse, al resto dell’economia regionale. Insomma una sorta di “economia circolare turistica”. Chiara Pelagotti, ha poi lanciato la proposta di una revisione completa delle politiche regionali di marketing turistico, rivelatesi fallimentari, a favore di nuove formule pubblicitarie innovative ed a basso costo, gia’ presenti sul mercato. Si e’ trattato di una presentazione elettorale in ambiente e stile, giovani e rilassati ma ricca di contenuti, con un giusto mix di proclami e proposte.
Luca Monti