Si è svolta ieri, a Firenze, la conferenza stampa dei candidati alle prossime elezioni regionali di Fratelli d’Italia, Francesco Torselli, e Chiara Pelagotti. I due candidati hanno illustrato il loro programma per il rilancio del turismo a Firenze ed in Toscana, aprendo i loro interventi col ricordo del ristoratore fiorentino, colpito dalla crisi post coronavirus, che nella serata di sabato 22 agosto, ha deciso di togliersi la vita nel proprio locale, ed augurandosi che tale gesto non sia il primo di una serie, ma resti isolato, per non aggiungere ulteriori tragedie, a quella che Chiara Pelagotti, ha definito per il turismo come la crisi peggiore della storia, mentre Francesco Torselli, si augura che il Sindaco Dario Nardella, disponga il lutto cittadino per onorare almeno la memoria dell’imprenditore, dimenticato in vita come praticamente tutti i suoi colleghi. I due candidati di Fratelli d’Italia, nella parte politica dei loro interventi hanno, infatti posto l’accento sulle inefficienze delle istituzioni locali e regionali, nella gestione del turismo, non soltanto in occasione di questa fase critica, ma anche in precedenza. Per quanto riguarda il programma, i due candidati hanno puntato sulla necessità di rivedere completamente la promozione turistica regionale e comunale, a loro avviso, talmente inconcludente da risultare inesistente, semplicemente incentivando un cambio di mentalità degli operatori nelle apposite agenzie che ad oggi soffrono la scarsa volontà politica di promuovere realmente il turismo in Toscana, riportando questo scarso entusiasmo nelle loro scialbe campagne promozionali. A tal fine Torselli, promuove l’idea del tutto innovativa nel panorama italiano di rimuovere dalla dirigenza di tali agenzie i politici trombati, per sostituirli con veri e propri managers scelti per concorso curricolare, perchè la corretta ed efficace promozione del made in Tuscany, risulta secondo i due candidati un elemento di sviluppo fondamentale del turismo, insieme ad un miglioramento dei servizi di trasporto pubblico, con l’istituzione di linee di autobus mirate per i turisti che colleghino regolarmente il capoluogo di regione con le destinazioni minori ma ugualmente conosciute, quali, ad esempio, Vinci, il Mugello, ed il Chianti, per rimanere in ambito provinciale. Se ogni capoluogo di provincia, arrivasse ad avere queste linee di bus turistici, si potrebbe quindi cominciare a ragionare, in un’ottica di corridoi turistici che permetterebbe ai visitatori di girare la Toscana, con un budget ridotto, dal momento che in questa fase economica post coronavirus, occorre anche limitare i prezzi, magari avendo anche il coraggio per Firenze in particolare, di eliminare la tassa di soggiorno, che ormai nei bed and breakfast è arrivata a rappresentare ben un terzo della spesa per notte dei clienti. Inoltre i due candidati suggeriscono, per ampliare questa sorta di corridoi turistici, di ridare forza ai gemellaggi tra i comuni toscani e quelli di altri Paesi europei, un tempo sentiti e partecipati, ed oggi quasi in disuso, per generare nuove occasioni d’incontro per le nuove generazioni, ma anche possibili attrattive turistiche reciproche, perchè il solo turismo nazionale, non è in grado di coprire l’assenza dei flussi provenienti dall’estero. All’incontro con la stampa erano presenti, a titolo personale, anche alcuni imprenditori del settore extra alberghiero, ed alcune guide turistiche che hanno voluto portare i loro contributi al dibattito che ne è scaturito.
Luca Monti