Ieri mattina, 30 agosto, in Piazza del Duono, davanti alla sede della Regione Toscana, si e’ svolta una manifestazione di ristoratori, in ricordo di Luca, il 44enne titolare col fratello di un ristorante in Via Verdi, che ha deciso di togliersi la vita, impaurito dalla difficile situazione socioeconomica. Alla manifestazione organizzata dall’Associazione Ristoratori Toscani, hanno aderito anche organizzazioni di altre parti d’Italia, tra le quali segnaliamo Horeca Piemonte, che era presente con un proprio striscione.
bbiamo intervistato proprio uno di loro, vale a dire, Silvio Bessone, chef titolare della Cioccolocanda di San Marco di Vicoforte (CN) che ci ha detto: “Oggi sono qui ed ho fatto 500 chilometri per esserci ma non potevo mancare, per portare la mia solidarieta’, alla famiglia di Luca, ed il mio supporto morale ai colleghi fiorentini. Anche in Piemonte stiamo contando nella nostra categoria le vittime collaterali di questa terribile crisi, che per quanto ne so sono, ad oggi una quindicina. A tutti i colleghi che stanno coltivando pensieri sbagliati, inerenti gesti estremi, voglio dire che li capisco, ma non devono mollare, la crisi prima o poi passera’, anche se in Italia, abbiamo la sfortuna di avere una malapolitica, che e’ la prima responsabile di queste tragedie. Non ci si rende conto nei palazzi, di quanto contino le piccole e medie imprese del nostro settore, e di quanto esse siano in sofferenza economica, mentre veniamo descritti come evasori dediti alle vacanze, essendo stati chiusi, molti di noi anche dopo la possibile riapertura di inizio maggio, ed anche tuttora. Ma quali vacanze! Se siamo chiusi, e’ perche’ non abbiamo i fondi per permetterci di pagare le necessita’ vere come le bollette, gli affitti, le tasse ed i dipendenti. Lo so per certo perche’ lottando da anni contro l’anatocismo bancario, ho acquisito una certa esperienza, e sono diventato, mio malgrado, una sorta di punto di riferimento per i colleghi piu’giovani, ai quali consiglio, di fronte alle spese prioritarie, di privilegiare innanzitutto i dipendenti e le utenze senza le quali non si riesce a lavorare, quali acqua, gas e luce, e lasciar perdere le tasse. Del resto anche la Costituzione dice che le tasse vanno pagate secondo la capacita’ contributiva ed economica di ciascuno, per cui se io non posso permettermi di pagare le tasse per mancanza di soldi, non le pago ma preferisco soddisfare le esigenze mie e dei miei dipendenti che sono come una seconda famiglia. Tornando ai politici voglio dire loro, che e’ora di finirla con la politica dei bonus, che certamente sono utili, ma non risolutivi, e che andrebbero sostituiti con veri sgravi fiscali e contributivi, e rinvii perlomeno a medio termine, di tasse imposte e bollette altrimenti si rischia che episodi come quello di Luca, si moltiplichino, di qui a qualche mese.”
Erano presenti alla manifestazione anche i tassisti ed i baristi fiorentini, così come i due principali candidati alla presidenza della Regione Toscana, Eugenio Giani per il centrosinistra, e Susanna Ceccardi, per il centrodestra, che hanno voluto portare le loro condoglianze alla famiglia di Luca, e particolarmente al fratello Marco, che adesso deve portare avanti la propria attività anche per onorarne la memoria.
La manifestazione di ieri rappresenta l’ennesimo grido di dolore di una categoria che inizia a contare i propri morti, che sembrano essere di serie b, rispetto a quelli provocati dal virus. Insomma si sta prospettando per i ristoratori, una scelta tra la morte per virus, e quella per suicidio? Crediamo che debba per forza esistere una terza soluzione, ma sono i politici che la devono trovare, ed in fretta, anche.
Luca Monti
Si ringrazia per le foto il Blogger Stefano Giannattasio