“Okay, ammettiamolo: mi apposto nei caffè di lusso per scattare foto da metteresu Instagram. C’è qualcosa di male? Non scrivo che ho bevuto quella cioccolata. Scrivo “Guardate: cioccolata calda!”. Se poi la gente ne deduce che sia mia… Bé, fatti loro.”
Eccoci qua ancora una volta, ancora con me, la vostra cara Sophie alle prese con un nuovo libro, un nuovo racconto, una nova emozione che questa volta vede come protagonista Katie
……Ristoranti alla moda, tazze di cioccolata calda in bistrot eleganti, quartieri pittoreschi, skyline londinesi da favola: la vita di Katie è perfetta. O almeno così appare nel suo account Instagram……..
La realtà è ben diversa. Katie ha 26 anni, vive a Londra in un minuscolo appartamento con due coinquilini strani, ogni giorno impiega almeno due ore per andare al lavoro, lottando con milioni di pendolari e un sistema di trasporti che assomiglia a una giungla urbana. È l’ultima arrivata in un’agenzia di branding, dove le vengono assegnati i compiti più noiosi e la sua opinione non ha nessuna importanza ed è costretta a pianificare ogni centesimo di quello che spende per non ritrovarsi completamente al verde.
Ho letto il primo I love shopping il Natale dei miei 14 anni, in quell’età in cui sei troppo grande per i parenti, ma troppo piccola per essere indipendente: scappare nelle avventure londinesi di Becky Bloomwood era l’antidoto perfetto alla mia noia di giovane quttordicenne disamarota dalla solita routine
I libri di Sophie Kinsella mi hanno accompagnato per tutto il liceo e i primi anni dell’università e ancora oggi, appena esce un titolo nuovo non vedo l’ora di leggerlo.
La mia vita non proprio perfetta contiene tutti gli ingredienti dei suoi migliori romanzi: ironia, prosa coinvolgente, avventure che riescono a essere allo stesso tempo verosimili e al limite del reale, personaggi femminili intelligenti e che non si arrendono e, ovviamente, una storia d’amore. Eppure c’è di più.
A 15 anni adoravo I love shopping o Sai tenere un segreto? e le loro protagoniste, ma mi era impossibile identificarmi nelle loro avventure. Quei libri erano divertenti anche perché assurdi e lontani da me. Scoprire che potevo, in parte, identificarmi nelle battaglie di Katie e nei suoi pensieri – dalle difficoltà di emergere nel mondo del lavoro attuale o anche solo di riuscire a trovarlo un lavoro, agli interminabili spostamenti nei mezzi pubblici, all’invidiare la vita perfetta degli altri nei social media – è stato inizialmente uno shock.
Sono bastati pochi capitoli però per ritrovare la spensieratezza e la felicità di leggere un libro di Sophie Kinsella e alla fine proprio la possibilità di comprendere Katie mi ha fatto amare ancora di più il libro. In fin dei conti è anche questo che rende unica l’autrice: la sua capacità di dipingere personaggi freschi e indimenticabili e di affrontare anche tematiche importanti con un tono lieve, come ha ampiamente dimostrato nel libro per young adults Dov’è finita Audrey?
La mia vita non proprio perfetta è un romanzo da leggere tutto d’un fiato, con il sorriso stampato in faccia, che ci ricorda di non rinunciare mai ai nostri sogni. E se le cose non funzionano la prima volta, pensa fuori dagli schemi e provaci di nuovo. Soprattutto, la vita perfetta non esiste.“ è una commedia agrodolce che gioca con grande arguzia sul tema dell’apparire.
Quante persone al mondo cercano di dare un’immagine di sé che non corrisponde affatto a quella vera, soprattutto sui social? Ancora una volta Sophie Kinsella dimostra un talento e una sensibilità ineguagliabili nel raccontare storie con grande empatia e ironia.
ah nel el caso alla fine del libro ve lo chiedeste, l’account #mynotsoperfectlife (lamiavitanonproprioperfetta) esiste veramente su Instagram. Potete pubblicare le foto delle vostre vite imperfette e aggiungere l’hashtag #mynotsoperfectlife e le migliori verranno riprese dall’account ufficiale.