A “sputare sentenze” contro il governo odierno stavolta è un membro della Chiesa anglo-cattolica, padre David, già noto alle cronache per il suo temperamento avventato e il suo atteggiamento da esorcista. Anzi, a volerla dire proprio tutta, è proprio egli stesso a definirsi in tal modo. «Mi definisco esorcista perché, come tutti gli esorcisti dovrebbero fare, riconosco il male di questa società, riconosco demone e lo chiamo col suo nome. Tutti noi ecclesiastici dovremmo farlo». E il male sarebbe, secondo il diacono, il governo e le sue scelte anti-covid, le misure di sicurezza, il lockdown e tutte le scelte anti-contagio applicate sinora. L’ecclesiastico pare convinto: «Siamo giunti al termine del deep state e di questa organizzazione satanica che ha sferrato il suo attacco mortale contro tutta la popolazione mondiale. Ha ragione il cardinale Viganò».
Sì, perché nel mondo cattolico padre David non è certo l’unico a sostenere la tesi secondo cui a poterci salvare da questa dittatura sanitaria sarebbe solo Donald Trump. Dopo Gesù Cristo, s’intende. Anche il cardinale Viganò qualche tempo fa si era rivolto tramite una lunga lettera al presidente degli Stati Uniti per parlare di come «il deep state stesse opprimendo il mondo intero e di quanto bisogno ci fosse di un uomo libero come lui». Padre David, dal canto suo, ha voluto esprimere la sua profonda stima e devozione nei confronti del presidente statunitense affermando: «Speriamo che Donald Trump vinca le elezioni perché lui è un “figlio della Luce“, unica guida contro i figli dell’Oscurità che stanno agendo contro di noi ora. Noi ti chiediamo aiuto. Aiutaci contro questo deep state, te ne prego. E se vinci le elezioni, vieni in italia e aiutaci contro questi satanisti, questi servitori del male che sono al governo. Non sono criminali, sono satanisti. Loro fanno male ai bambini».
Il diacono, che è balzato alle cronache nazionali non solo per essere un negazionista convinto, chiaramente, ma anche per aver bruciato le foto ritraenti Beppe Grillo, ha voluto rimarcare la sua totale fermezza sulle posizioni prese: «Ho bruciato la foto di Grillo, perché lui aveva detto che avrebbe cambiato le cose dall’interno e invece serviva il deep state. Pentiti perché, in nome di Dio, il tuo destino non ha scelta. Finirai all’inferno».
E padre David ha dichiarato posizioni apertamente contrarie anche alle misure anti-covid applicate sul territorio mondiale: «Sono una tattica per sottomettere e schiavizzare la popolazione. Costringono i bambini a stare con la museruola e seduti sui banchi a rotelle. È tutta una farsa, ma sappiate che il male che fate ai bambini ricadrà su di voi. Guai a voi che siete servitori dello stato satanista. Il male che fate ai bambini non vi darà scampo!». Parole dure rivolte ad «una dittatura sanitaria gestita dalle famiglie massonico-sataniste, tra cui quella di Bill Gates».
Ma padre David ha una “buona parola” anche per i nostri colleghi giornalisti: «Guai a voi che ingannate il popolo! Siate maledetti! Se non vi pentite vi aspetterà l’inferno in terra e dopo la vita!». Insomma parrebbe chiaro, dalle parole dell’ecclesiastico, che chiunque non abbandoni la scelta di osservare le disposizioni dettate dal governo per contrastare la pandemia di Coronavirus si ritroverà a bruciare tra le fiamme dell’inferno, rei tutti di essere assoggettati al potere del fantomatico deep state e coinvolti in questo “gioco del male” che ci starebbe danneggiando dall’interno.
A dare, invece, uno spaccato di realtà sono i commercianti e i ristoratori, le persone che quotidianamente si ritrovano a dover fare i conti con clienti più o meno ligi alle regole sanitarie e, soprattutto, più o meno contenti di doverle rispettare. «Ci sembra di invadere la libertà delle persone chiedendo loro le generalità» afferma un ragazzo che lavora a stretto contatto con italiani e turisti. «E’ un problema» continua una ristoratrice romana, «però stiamo sempre attenti e igienizziamo tutto. Certo, alcuni clienti sono soddisfatti delle tutele che applichiamo, ma una percentuale bassa è infastidita da tutto ciò. Dobbiamo sempre spiegare che i dati che ci forniscono servono all’Asl, non a noi». Anche alle Terme sabinae sono state applicate tutte le norme anti-covid per garantire la sicurezza dei clienti, «ma l’incertezza è totale, abbiamo paura che sia un virus a yo-yo e che ci costringerà a chiudere e riaprire a piacere» temono i proprietari.
Anna Catalano