Castel Sant’Angelo, rione Borgo di Roma, sponda destra del Tevere, di fronte al ponte Sant’Angelo, vicino al Vaticano. Migliaia di persone. Folla di turisti e Romani riuniti per l’appuntamento del 29 giugno, il più sentito delle notti d’estate: la Festa dei Santi Pietro e Paolo, fondatori della Chiesa Romana e testimoni della sua Dimensione Universale, compatroni della città di Roma. Vociare ovattato, attesa pulsante. L’architettura romana della Mole Adrianorum al tramonto. Il Tevere, parte viva della capitale, al di sotto, scorre lento. Ore 21.30 migliaia di occhi si alzano a sondare il cielo, i-phone in mano. Soltanto la luna chiara incastonata nel soffitto nero. Ore 21.40 circa, migliaia di nasi all’insù, visi verso il cielo. Le note de La Primavera, tratta da Le Quattro Stagioni, di Antonio Vivaldi si librano e svettano alte all’unisono con i fuochi della Girandola a scintillare la volta buia su Castel Sant’Angelo. Lo spettacolo pirotecnico è decollato. Fin dai primi momenti si capisce che non sono semplici fuochi d’artificio ma lavoro artigianale tramandato da mastri focaroli. Quest’anno, i ventidue minuti di concentrato di nozioni antiche sono eseguiti in sincronia musicale su repertorio sacro del periodo barocco fascinoso, da Vivaldi a Bach e Handel. I tempi delle melodia a braccetto con le candele romane con feltri. I quadri pirotecnici dei fuochi si creano a tempo delle arie musicali. La collocazione del fuoco e il susseguirsi di colpi di scena sfavillanti arricchiti da straordinaria abilità rimbalzano tra merli, torri e bastioni: si torna indietro nel tempo al palazzo papale, alle feste barocche, alla dimensione positiva dell’effimero, alla connotazione contraddittoria della festa e del sacro. Dall’alto del suo piedistallo, fra bagliori e soffi degli sbuffi di fumo, perfino l’Arcangelo Michele – quello della leggenda della peste – rinfoderante la spada, si lascia ammaliare dal sincronismo perfetto che avvolge, incanta, sollecita fino a plasmare suggestioni di narrazione e rievocazioni. In basso, migliaia di cuori in sospensione leggera: partecipanti sorpresi e stregati come tanti bambini. Non si ode parola, e in un silenzio accorto, lo spettacolo è rotto da gridolini di gioia, dagli “Oh!” di meraviglia e dai naturali battimani.
Lo show della luce e della polvere da sparo, dei fuochi a sigillo delle festività è finito qualche minuto dopo le ventidue. La folla incantata e spontanea così come si era materializzata si disperde. Man mano, da tutto attorno il Castel dell’Angelo, il lungotevere e zone limitrofe, la gente si srotola tra le strade e le piazze a sbaragliare la sintesi dell’immaginario gioioso e l’euforia appena vissuti.
Conciso inciso per curiosi e non solo. Ma che cos’è la Girandola? La Girandola di Castel Sant’Angelo ha un significato importante, La Maraviglia del Tempo, ideata da Michelangelo Buonarotti in onore del pontificato di Sisto IV, e poi migliorata dal Cavalier Bernini, nacque nel 1481. All’epoca era usata per eventi e festività religiose dell’anno, come la Pasqua e la ricorrenza dei Santi. Palcoscenico per tutti gli architetti più famosi alle prese con scenografie sempre più belle, fino al 1861, richiamava spettatori da tutta Europa, ma fu poi dimenticata. Dal 2009 compare nel programma culturale romano grazie al cav. Giuseppe Passeri. Quest’anno, la novità delle musiche barocche che hanno accompagnato i fuochi d’artificio, trasmesse in diretta da Radio Vaticana sulla frequenza di 105FM per Roma. Attualmente patrocinata dal Mibact – Polo Museale del Lazio, Roma Capitale – Assessorato Turismo e Cultura, Pontificio Consiglio della Cultura e realizzata e promossa con il sostegno della Fondazione Roma Arte Musei – sponsor della manifestazione – e fa parte del progetto culturale «Barocco a Roma. La meraviglia delle arti». La Girandola è proposta basilare del divertimento e dello scenario culturale romano, facendo registrare migliaia di presenze di pubblico (ulteriori informazioni ai link a fine pagina). L’edizione 2015 della “Girandola”, come un ponte tra la nostra Chiesa e il Mondo d’Oriente, aiuterà i Frati Francescani OFM della Custodia di Terra Santa a custodire i Luoghi Santi e a sostenere le comunità cristiane in Medio Oriente.
Maria Anna Chimenti
E’ possibile aiutare la Custodia di Terra Santa cliccando su http://www.nonainvicta.it/la-girandola-castel-sant-angelo/castel-sant-angelo-girandola.html
Fonte foto https://it-it.facebook.com/lagirandoladiroma
http://castelsantangelo.beniculturali.it/