Un’iniziativa originale che si avvale della direzione scientifica della Prof.ssa Roberta Garibaldi e nasce per dare nuovo impulso all’oleoturismo, settore in forte espansione in Italia. La competizione promossa dall’Associazione nazionale Città dell’Olio vede le migliori esperienze turistiche e best practice, legate al mondo dell’extravergine, concorrere per aggiudicarsi il primo premio regionale e la possibilità di correre per il podio nazionale.
Sei le categorie in gara che saranno valutate in base a criteri di creatività e innovazione, sostenibilità e paesaggio, orientamento del turista, valorizzazione del territorio e integrazione con le attività delle Città dell’Olio. Si può spaziare dalla giornata di raccolta delle olive alle visite guidate in frantoio, passando per degustazioni, corsi di assaggio e di cucina, laboratori per famiglie e bambini, cene a tema, camminate, pic-nic e ogni genere di evento che ha come protagonista l’extravergine di oliva.
«Per le Città dell’Olio il turismo dell’olio è la scommessa del futuro – ha sottolineato Michele Sonnessa, Presidente dell’Associazione nazionale Città dell’Olio – siamo convinti che i produttori e gli amministratori dei territori delle Città dell’Olio siano i migliori ambasciatori del nostro olio nel mondo, gli unici in grado di raccontarci la ricchezza e la biodiversità del paesaggio, la bontà dei nostri oli e la passione delle donne e degli uomini che ogni giorno con il loro lavoro prezioso tengono in vita questa coltura millenaria».
«Il Concorso nazionale Turismo dell’Olio è per le nostre aziende una grande opportunità di posizionamento sul mercato – afferma Alfredo D’Antimi, coordinatore regionale delle Città dell’Olio Lazio – chi vive di turismo nei nostri borghi sa quanto è difficile far conoscere la propria offerta ad un pubblico ampio, ecco perché questa competizione dedicata alle esperienze costruite intorno ad un prodotto di eccellenza come l’olio, costituisce una importante vetrina».
Alessia Di Domenico