Manolo Valdés, artista spagnolo di fama internazionale, torna a Roma dopo ben 25 anni (Galleria Il Gabbiano, 1995), con una ampia mostra personale ospitata nelle magnifiche sale del Museo di Palazzo Cipolla dal 17 Ottobre 2020 al 10 Gennaio 2021. La mostra “Manolo Valdés. Le forme del tempo” è stata fortemente voluta dal Prof. Avv. Emmanuele Francesco Maria Emanuele, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro- Internazionale che la promuove, ed è realizzata da POEMA in collaborazione con la Galleria Contini di Venezia, con il supporto organizzativo di Comediarting e Arthemisia. La rassegna è curata da Gabriele Simongini.
Una settantina di opere (provenienti dallo studio dell’artista e da importanti collezioni private) fra quadri e sculture daranno conto del percorso creativo di Valdés dai primi anni ottanta ad oggi. Gabriele Simongini afferma :«L’opera-matrice, di capitale importanza per l’inesausto andirivieni di Valdés nel labirinto della storia dell’arte, è “Las Meninas” di Velázquez, soprattutto per quell’intreccio fra realtà ed illusione. L’artista riesce, quasi per magia, a conferire una tridimensionalità scultorea a figure e personaggi prima “condannati” alla bidimensionalità della tela».
Afferma, a proposito della mostra, il Prof. Avv. Emmanuele Francesco Maria Emanuele, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale: «Le opere di Valdés, siano esse dipinti o sculture, sono percorse da una forza e una vitalità dirompenti, trasmesse dalla sapiente lavorazione che l’artista fa dei materiali più vari, fino a comunicare allo sguardo quasi una sensazione tattile. Del suo lavoro apprezzo, in particolare, l’attitudine ad attingere in maniera del tutto trasparente e naturale al repertorio artistico del passato per reinterpretarlo in chiave contemporanea, a conferma della mia convinzione che l’arte è un fluire ininterrotto, un dialogo costante tra i grandi di ieri e di oggi, e che non ha dunque senso racchiuderla in periodi rigidi ed impermeabili tra loro. Dare spazio ad eventi come questa mostra è ancora più importante in questo drammatico momento storico, afflitto dall’emergenza sanitaria e dalla conseguente grave crisi economica e sociale che ci ha colpiti, alla quale mi prodigo per dare risposta anche attraverso l’arte e la cultura, nella speranza di contribuire ad alleviare la penosa condizione esistenziale in cui si trovano i nostri concittadini».
Alessia Di Domenico