In tempo di Covid-19, precisamente a mezzanotte e un minuto di martedì 9 giugno 2020, è nata una nuova corrente letteraria: i Poeti Emozionali. Dodici amici scrittori accomunati da affinità letterarie ed emotive si sono uniti in un progetto originale e unico nel suo genere che mira a promuovere e tenere viva la poesia in un momento particolarmente difficile.
Le parole come antidoto alle brutture del mondo, le parole come cura e protezione della bellezza, le parole come rifugio dell’intelletto umano.
Il gruppo è composto da: Antonio Corona, Johanna Finocchiaro, Domenico Garofalo, Ketty La Rosa, Brigida Liparoti, Francesca Pippy Martinelli, Vincenzo Mirra, Francesco Nugnes, Chiara Rantini, Barbara Gabriella Renzi, Immacolata Rosso e Michela Zanarella.
Un evento con alcuni Poeti Emozionali a Marina di Pisa
Dodici personalità diverse, ma legati dallo stesso amore per la Poesia.
Antonio Corona è nato a Sassari, ma vive a Torino dove esercita la professione di medico veterinario. La sua ultima pubblicazione è una raccolta di poesie e ricette edita da Ensemble ‘I segreti del cuo(co)re’.
Johanna Finocchiaro, vive a Torino; dopo aver studiato e insegnato lingue, inizia a lavorare nella sicurezza e nell’accoglienza. L’ultimo libro è una silloge lirica intensa edita da L’Erudita ‘Clic’.
Altro autore di Torino è Domenico Garofalo, che lavora come Informatore Medico Scientifico per una nota azienda del parafarmaco della provincia di Milano. La sua ultima pubblicazione edita con Amazon “Dio è in mutua. Posso aiutarti?” contiene dialoghi e monologhi tragicomici.
Ketty La Rosa, vive a Verona, è docente di scuola primaria. Poetessa e pittrice. Ketty è un’artista autodidatta. L’ultimo suo libro è ‘La grande onda’, edito da Libeccio.
Brigida Liparoti vive a Tortona, ha sempre scritto per un piacere personale e non ha mai preso seriamente in considerazione la partecipazione a concorsi letterari, né la strada della pubblicazione.
Francesca Pippy Martinelli vive a Soave, si occupa di promozioneartisticaeletterariacome volontariain una associazione: Fuori Nota. ‘Gruppo Arte in parco Soave’.
Vincenzo Mirra, è laureato in Scienze e Ingegneria dello Spazio, vive a Pisa e naviga nella vita con una ciurma di tre figli.
La sua ultima pubblicazione è ‘Moleskine. Poesie a matita’ edita da Ensemble.
Francesco Nugnes vive a Torino, dove lavora in banca. Oltre alla scrittura le sue passioni sono la pallacanestro e la musica rock dalle sue origini ad oggi. ‘Papà, di cosa è fatta la luna?’ è la sua ultima raccolta edita da Aletti.
Chiara Rantini si è laureata alla Facoltà di Lettere e Filosofia con una tesi sul pensiero di Simone Weil. Vive a Firenze. ‘Un paradiso per Icaro’ è la sua silloge d’esordio edita da Ensemble.
Barbara Gabriella Renzi, vive a Colonia, è terapista cognitivo comportamentale e di tipo integrativo. Ha curato l’antologia ‘Parole migranti’, PAV Edizioni.
Immacolata Rosso, vive a Caserta, di professione energy broker, con Ensemble ha pubblicato la raccolta di poesie ‘Il treno del ritorno’.
Michela Zanarella, vive a Roma, è giornalista pubblicista e si occupa di relazioni internazionali. La sua ultima raccolta ‘La filosofia del sole’ è edita da Ensemble.
Cosa rende particolare questo progetto rispetto ad altri?
È un collettivo poetico che aggrega poeti di provenienze diverse con percorsi di scrittura differenti, un gruppo che prima di tutto si emoziona e poi cerca di emozionare gli altri. Non c’è la pretesa di dare insegnamenti o di salire in cattedra, ma la volontà di lavorare e stare insieme in armonia per il bene della poesia.
L’emozione è ciò che orienta la vostra corrente, ma cosa rappresenta per voi?
Antonio Corona: “L’emozione è uno scuotimento d’animo e di coscienza. Ma il suo effetto è strettamente connesso a chi la genera e in poesia quando questo avviene, è perché l’autore si spoglia di ogni protezione mettendo a nudo i propri sentimenti e le più intime incertezze che sono poi quelle universali condivise dagli esseri umani”.
Johanna Finocchiaro: “L’emozione è quel viaggio a doppio senso dal quale ritorni svuotato e riempito, allo stesso tempo. Per poi ripartire, in un ciclo eterno che ha la sua destinazione finale nel non averne affatto”.
Domenico Garofalo: “Quando il cuore danza con l’anima, è come una tela con schizzi di colore e forme e note musicali. L’opera finale è pura emozione”.
Barbara Gabriella Renzi: “Le emozioni sono scaglie di spine, pareti in crepe e porte socchiuse. Sono cigli e germogli, vetro in ponti e mare in onde. Sono vita”.
Chiara Rantini: “L’emozione è una condizione che avviene all’improvviso e sale come una marea colmando il cuore di onde possenti che scuotono, esaltano e riempiono il vuoto interiore”.
Brigida Liparoti: “Mi sembra una mano che mi stropiccia l’anima da dentro, che non ho il potere di fermare. Arriva a tendere ogni fibra di me in qualsiasi momento, magari per un particolare colto con il cuore anche se gli occhi non sempre guardano e notano”.
Vincenzo Mirra: “Mi lascio ispirare dalla voce del verbo “sentire”, mi faccio guidare dalle emozioni. E a volte mi capita persino di pensare che quello che ho appena scritto in realtà c’era già e che io non ho fatto altro che andargli incontro”.
Francesca Pippy Martinelli: “L’emozione per me è vivere… senza di essa non potrei”.
Ketty La Rosa: “L’ anima si nasconde, timida sta rannicchiata in posizione fetale, non esce allo scoperto, giace silente, ogni tanto scalcia, si fa sentire con l’emozione che è la sua proiezione.Emozione, un brivido alla velocità della luce, un viaggio di andata e ritorno dagli occhi al cuore”.
Immacolata Rosso: “Emozione è sentire il cuore che si dilata per far entrare un brivido intenso. È l’anima che si espande al tocco di un sentimento forte, come i petali di velluto di una rosa che si aprono per accogliere la rugiada che li disseta”.
Francesco Nugnes: “Penso che l’emozione arrivi quando la nostra testa è distratta all’ultimo banco, una vibrazione incantevole”.
Michela Zanarella: “Le emozioni sono un processo interiore affascinante, difficile definirle, nascono spontanee, riescono a farci vibrare, secondo me esprimono una meravigliosa rivoluzione”.
Giuseppe Lorin