Roma, 1 agosto
Dal 1°agosto al 30 settembre, l’estate romana di Ostia, sotto il titolo Libera estate, libera Ostia – per sottolineare la funzione liberatore della cultura – presenta un programma imponente: musica dal vivo, cinema all’aperto, teatro, street art, fotografia, pittura, arti visive e multimediali, presentazioni di libri, volumi in prestito e da scambiare, laboratori creativi, sport e giochi.
Il palinsesto estivo Ostiense è stato presentato dall’assessore alla cultura Giovanna Marinelli e dall’assessore alla Legalità, Trasparenza, Litorale Alfonso Sabella.
Il Campidoglio ha costruito un programma dove tutti possono trovare motivi d’interesse: relax, corsi di basket o tennis, sport popolari e adatti a un posto di mare come windsurf e beach volley, avanguardia fotografica, giochi di palla, pièce teatrali, film proiettati nelle arene, laboratori in cui s’insegna a usare al meglio la voce, bookcrossing, comunemente conosciuto come lo scambio dei libri, che aiuta a trovare la lettura ideale per le pause sotto l’ombrellone, danza orientale, happening attoriali, mostra sui calciatori, corsi di “inglese drammatizzato”.
Insomma, due mesi e più, per scoprire che ad Ostia la noia è bandita, e per ridare al “mare di Roma” la giusta dimensione di grande centro balneare, cosmopolita e pieno di stimoli.
Un mare di libri in un mare libero è un vero tsunami di eventi: presentazioni di libri, novità editoriali con gli autori, tale da fornire un panorama ampio della produzione attuale, lo spazio per leggere, l’angolo bambini, gli altri servizi delle biblioteche pubbliche romane, la presenza di numerose case editrici e infine lo stand fisso al Pontile, Lungomare dei Ravennati, che offre la possibilità di prendere in prestito i volumi, il cosiddetto fenomeno del bookcrossing.
Il Lungomare dei Ravennati con il Pontile, Lungomare Paolo Toscanelli, piazza dei Ravennati, l’ex colonia marina Vittorio Emanuele III, il cortile del Teatro del Lido, Acilia, Vitini sono solo alcuni dei luoghi di Libera estate, libera Ostia.
Tutto gratis, naturalmente, e tutto realizzato, sottolinea l’assessore Sabella: «senza spendere un euro dei cittadini, attingendo a fondi già in cassa e alle previsioni di spesa di bandi già pubblicati dal Dipartimento Cultura».
Il senso dell’operazione, continua Sabella, è: «portare la bellezza della cultura per far passare la cultura della bellezza, diffondere conoscenza come strumento per capire ed evitare». Allo stesso modo, osserva l’assessore Marinelli: «il programma è nel suo insieme interessante anche per Roma, un motivo in più perché la città si ricolleghi con il suo mare».
di Donatella De Stefano