Dopo un precampionato incerto, la Lazio di Stefano Pioli torna in campo per l’attesissimo turno preliminare di Champions League.
Una partita equilibrata sulla carta, contro un avversario temibile come il Bayer Leverkusen.
Stefano Pioli sorprende tutti e manda in campo dal primo minuto, Onazi al posto di Cataldi e il neo acquisto Milinkovic-Savic in cabina di regia, alle spalle del tridente Felipe Anderson, Candreva e Klose, in assenza dell’infortunato Djordjevic.
L’avvio biancoceleste non è dei migliori, il primo brivido arriva dal destro del capitano tedesco Bender, che fa tremare il palo della porta di Berisha.
La risposta arriva da Miroslav Klose, che dopo aver saltato il portiere Leno, indirizza il pallone sul legno da posizione defilata.
Proprio il fuoriclasse tedesco, abbandona il campo per un fastidioso infortunio e al suo posto entra a sorpresa Keita nel ruolo di punta centrale.
L’inizio del secondo tempo è sicuramente migliore, Keita in grande spolvero accende il match e impensierisce per ben 2 volte l’estremo difensore Leno. Dall’altra parte del campo, Berisha è chiamato a respingere due punizioni velenose del temibile Calhanoglu.
Il Bayer guadagna metri di campo e al 69′ sblocca la gara con Kießling, pescato però in posizione irregolare, a causa della sua deviazione sfortunata sul tiro di Bellarabi. Inutili le proteste dei tedeschi, la terna arbitrale di Jonas Eriksson annulla la rete dell’attaccante del Leverkusen, lasciando il risultato ancora invariato.
Un episodio che entusiasma la Lazio e la classe di Keita, che sugli sviluppi di un contropiede si esalta e brucia in velocità il difensore Kyriakos Papadopoulos, disegnando una diagonale imparabile anche per uno straordinario Leno.
Il calciatore spagnolo esulta sotto la curva Nord e sfoga la sua rabbia verso le critiche arrivate nelle ultime settimane. Una rete che può valere la qualificazione alla fase a gironi della Champions, in attesa della trasferta insidiosa tra una settimana in Germania, nella prestigiosa BayArena.
di Alberto Fuschi