Le istituzioni locali contro un trasferimento a Mentana. Il sindaco: “Stanchi di passare da una mobilitazione all’altra”
“I servizi sanitari restino a Monterotondo”
Mentre continuano a tenere banco voci ed indiscrezioni, l’Amministrazione comunale si mobilita contro l’ipotesi di trasferimento a Mentana dei servizi sanitari distrettuali. In data odierna il sindaco Alessandri ha inviato una lettera urgente al direttore generale della Asl Nazzareno Brizioli nella quale rinnova, per un’ultima volta, la richiesta di chiarimenti riguardo le intenzioni dell’azienda sanitaria, ribadendo al contempo la “ferma e irriducibile volontà di mantenere i presidi sanitari nel territorio comunale di Monterotondo”. Per lunedì 27 è stata convocata una riunione delle forze politiche di maggioranza in modo da concordare un documento comune da sottoporre all’attenzione e all’auspicabile unanimità dell’intero Consiglio comunale.
«E’ snervante e persino stucchevole – afferma il sindaco Alessandri – dover constatare come, da un anno e mezzo a questa parte, i cittadini di Monterotondo siano costretti a fare i conti con un’emergenza dietro l’altra. Prima il rischio di perdere l’ospedale, poi l’allarme discarica, ora la perdita di servizi che da anni hanno sede nel nostro Comune. Non facciamo altro che mobilitarci e sempre a causa di scelte insensate maturate altrove nella più totale ambiguità».
In attesa di un pronunciamento formale da parte dei vertici dell’azienda sanitaria, l’Amministrazione comunale ribadisce infatti l’assoluta illogicità di una eventuale operazione di trasferimento dei servizi a Mentana, innanzitutto dal punto di vista economico oltre che logistico ed infrastrutturale, in una fase oltretutto drammatica per la sanità regionale.
Prosegue il sindaco: «Se l’obiettivo della Asl è unicamente quello di ridurre le spese, come sembra di capire da quanto riportato dai giornali, allora sarebbe più conveniente lasciare i servizi sanitari dove sono ora, in via Garibaldi a Monterotondo, anziché imbarcarsi in costosissime operazioni di adeguamento di strutture palesemente non idonee, poste in zone isolate e difficilmente raggiungibili, come è quella dell’immobile di Mentana. Fermo restando che l’ipotesi dell’accorpamento a Monterotondo Scalo, obiettivo strategico dell’attuale direzione generale stando almeno i fatti e non ai vaniloqui affidati alla stampa locale, continua ad essere ufficialmente l’unica soluzione adottata dalla Asl. Tutto ciò è delirante, al limite del collasso dei rapporti istituzionali. Se poi l’obiettivo di queste ambigue manovre è quello di sanare interessi intrecciati di altra natura, pretendiamo che questi non pesino sulle spalle dei nostri cittadini: Monterotondo reagirà con forza al rischio che il suo territorio sia depauperato».
Riguardo il “ruolo” che secondo alcuni starebbe giocando l’assessore alla Sanità eretino Valter Antonini nella vicenda «l’assessore Antonini – ricorda il sindaco – è fermamente contrario al trasferimento dei servizi a Mentana, come ampiamente confermato dallo stesso anche a mezzo stampa. Del resto, in caso contrario, non tollererei certo che un mio assessore faccia, anziché gli interessi di Monterotondo, quelli di un altro territorio».
Resta lo sconcerto per quell’ambiguità di fondo che ha caratterizzato e continua a caratterizzare la vicenda. «Pretendiamo dalla Asl rassicurazioni precise e comunque una chiarezza certamente venuta meno. Torno a ribadire, e sono stanco di farlo, che la nostra non è una polemica campanilistica ma ferma determinazione a pretendere, attraverso ogni azione possibile, coerenza e trasparente razionalità. Sia chiaro: non ci faremo strappare l’ospedale, né i servizi della Asl e chi mette in relazione le due partite, come se l’una fosse il contraltare dell’altra, trovi qualcun altro a cui raccontare ingannevoli fandonie spacciandole per meditate strategie».
Daniela Paties Montagner