I giochi di carte riuniscono ogni anno migliaia di famiglie italiane e gruppi di amici, che si tratti di festività natalizie o di lunghe notti estive. Le origini dei vari giochi, però, non sono certo note a tutti. C’è chi ritiene che la creazione delle carte sia legata ai cinesi e chi ai tasselli del domino.
Le prime popolazioni che erano solite utilizzare mazzi veri e propri per giocare furono individuate però nel Nordafrica. Solo dal 1400 in poi, complice il proliferare degli scambi commerciali tra i vari continenti, le carte sarebbero arrivate anche in Europa, tanto che in alcune città italiane e francesi il gioco veniva bandito per timore che potesse distogliere troppo l’attenzione dal lavoro.
Soprattutto nello Stivale, in Spagna e in Germania, comunque, le carte furono rimodellate più volte e così i quattro semi principali mutarono volentieri nel corso degli anni. Fu così che a alle carte e ai simboli su di esse riportati furono attribuiti molteplici significati e iniziarono ad apparire in Italia i primi tarocchi. Basti pensare che data la folta presenza di famiglie reali in tutto il territorio europeo, si susseguirono anche alcune dispute sul valore da assegnare alle figure del re e della regina. Altri particolari furono aggiunti in un secondo momento, come la simmetricità delle carte e la comparsa dei jolly, derivanti dal gioco dell’Euchre.
Oggi, però, i giochi di carte più conosciuti e apprezzati sono ben altri. Il Poker, pezzo forte dell’offerta contenutistica dei casinò, deve le sue origini all’America nella prima metà del XIX secolo, mentre la Canasta e la Scala Quaranta affondano rispettivamente le loro origini in Uruguay e in Ungheria, probabilmente per concedere un po’ di svago a chi rimaneva coinvolto dai maggiori conflitti bellici. Anche la Scopa e la Briscola risalgono più o meno al 1800, ma ancora più antico sarebbe il Tresette. Il 7 e mezzo, invece, sarebbe apparso poco prima dell’avvento del XX secolo.
Nel tempo non solo le regole, ma anche le decorazioni delle carte hanno subito delle modifiche, considerando anche la mole di giochi che furono inventati in quegli anni. Le carte utilizzate in Germania, ad esempio, presentavano colori totalmente differenti da quelle italiane, che a loro volta potevano incontrare variazioni interne, da regione a regione. In totale, oggi possono essere individuati 4 tipi di carte da gioco utilizzate in Italia: le settentrionali, le spagnole, le francesi e le tedesche, che differiscono per semi, numeri e simboli, consentendo ovviamente di praticare giochi diversi.
Oggi la concezione del gioco di carte è sicuramente cambiata ed è strettamente legata al settore del gambling, ossia del gioco d’azzardo. Non c’è da sorprendersi, quindi, se di fatto oggi si gioca senza tenere nessuna carta in mano. Il web viaggia a velocità impressionanti e la maggior parte degli appassionati di Poker, Baccarat e Burraco si ritrovano principalmente su internet. Oggi è lecito domandarsi quali siano i migliori giochi di carte italiane e se si possano giocare online. La risposta è si e c’è chi ne ha fatto la propria professione, arrivando a partecipare a tornei ufficiali, traendone profitto. Anche se sulle piattaforme di casinò i giochi di carte possono essere considerati talvolta di nicchia, proprio gli italiani rappresentano una consistente percentuale dell’utenza che ogni giorno si sfida a colpi di assi di spade, regine di cuori e scale reali.
Tristano Quaglia