In studio l’Avv. Carlo Priolo, presidente del movimento Figli d’Italia, e in collegamento Valentina Piccabianchi, presidente FIBE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi), un comparto immenso che comprende bar, ristoranti, catering, mense, stabilimenti balneari e discoteche, tutti luoghi della socialità.
“Capiamo che la salute viene al primo posto” afferma la Piccabianchi “Tutti i titolari hanno infatti rispettato le misure di sicurezza, luoghi già sicuri grazie all’HCCP, a cui sono state integrate le normative”.
“Le strutture dei servizi pubblici” aggiunge Priolo “sono attività dell’esistenza dell’uomo, che non vive solo di lavoro ma anche di contatti e interazione. Questa pandemia distrugge non solo le condizioni economiche di questi esercizi, ma è una perdita anche sociale ed esistenziale”.
In merito ai ristori del governo, la presidente afferma “Non sono sufficienti. Si parla di circa 50.000 esercizi chiusi e nessuna nuova apertura. Un disastro imprenditoriale, con azinde che fino a pochi mesi fa erano prestigiose, mentre oggi non hanno più la fiducia delle banche”.
“Questo problema del covid” aggiunge Priolo “Ci pone di fronte a un problema antico: quello della burocrazia, nemico del mercato e dell’impresa. Più alta è la pubblica amministrazione e più alta è la corruzione e la distruzione delle piccole e medie imprese. Se lo Stato pretende il pagamento delle tasse, interviene poi sanzioni e pignoramenti, ma se lo Stato è debitore può non pagare per mancanza di fondi. La ricchezza viene distrutta in Italia da quarant’anni”.
“Bisogna salvare la catena umana e imprenditoriale” conclude la presidente Piccabianchi.
L’avv. Priolo si è battuto negli anni contro la sottrazione dei minori, che ha portato alle cronache denunciando anche la sindaca Raggi. “Recentemente ho denunciato anche il presidente della Regione Zingaretti. I bambini vengono sottratti alla famiglia con giustificazioni assurde da parte dello Stato e li porta in strutture di contenimento.”
Priolo fonda il “Movimento figli d’Italia” insieme ai cittadini coinvolti dal problema. In un’intervista del 2019 afferma: “C’è sfiducia nella linea di governo del paese e della maggioranza dei giudici minorili. Abbiamo atteso che qualcuno si interessasse ai figli d’Italia e che capisse che rapire i figli è un atto ingiustificato, che cancella i diritti fondamentali della Costituzione. Noi non abbiamo nessun nemico, vogliamo solo difendere le imprese e le famiglie nella loro libertà”.
Redazione